Hotel Ambasciatori a Mestre. Restyling d’attrazione.
Grazie al restyling di THDP l’Hotel Ambasciatori di Mestre offre un’occasione di soggiorno all’insegna del comfort e del recupero della propria identità urbana.
Negli ultimi anni la città lagunare di Mestre, fra Venezia e Porto Marghera, ha conquistato una propria identità urbana e turistica. Con una popolazione di oltre 200.000 abitanti grazie alla vicinanza a Venezia, meta iconica del turismo internazionale, si è dotata di un’offerta alberghiera di tutto riguardo. In questo contesto si colloca il restyling dell’Hotel Ambasciatori firmato dello studio THDP di Manuela Mannino e Nicholas J. Hickson.
Il nuovo interior design che ha interessato le aree pubbliche, il ristorante, le camere e la palestra è stato progettato tenendo conto del glamour dell’hotel, che negli anni ’60 ha ospitato famosi attori del cinema italiano, nel segno del comfort e della contemporaneità.
Il layout del piano terra è stato trasformato per andare incontro alle esigenze che sono diversificate durante il giorno e riguardano ospiti sempre più internazionali alla ricerca di esperienze di forte impatto.
Ecco che il bancone della reception è stato posizionato di fronte all’ingresso per far sentire gli ospiti accolti fin dal primo momento. Un elemento monolitico con rivestimento in lastre di Breccia Capraia di Marazzi, a cui fa da sfondo uno schermo in metallo e vetro nero, intervallato da ante apribili in legno scanalato, che proietta il vivace paesaggio cittadino.
Di fronte al banco della reception è posizionata un’area lounge, arredata con poltrone dalla forma morbida, per ammirare la collezione di oggettistica locale in attesa delle operazioni di check-in.
L’atmosfera già vivace della lobby prende ancora più vigore dall’elegante tavolozza di colori che vira dai blu vibranti ai gialli scuri con accenti di nero. Qui l’isola del bancone del bar è il centro da cui si irradiano le diverse zone consumazione: i salottini adiacenti alle finestre a tutta altezza e la retrostante zona pranzo.
Lo spazio è organizzato anche per accogliere zone relax e per ospitare in riservatezza riunioni da 8-10 persone, protette da ricche tende di velluto.
Il bar lounge è caratterizzato da un bancone curvilineo con bordo in legno scanalato retroilluminato e metallo nero, e il cui rivestimento in piastrelle in grigio screziato di Marazzi si ispira ai colori della città.
Cornici di metallo nero incorporate alle colonne esistenti, alle opere d’arte presenti e sopra il bancone del bar, valorizzano i dettagli architettonici di questa zona ad alta convivialità. La parete che si affaccia sulle finestre è ricoperta in carta da parati “Cocktails-Fornasetti design” di Cole & Son per configurarsi come sfondo catalizzatore di sguardi.
Il piano rialzato è dedicato al ristorante dall’atmosfera pacata e sobria che è alimentata dalla luce naturale proveniente dalla facciata con schermi decorativi in metallo e vetro ambrato. I lampadari a sospensione che ne delimitano il perimetro assicurano un’illuminazione costante e di grande suggestione durante il giorno e la notte.
La palette di colori si ispira alla presenza degli alberi del viale di accesso e comprende tonalità di verde bosco, marroni caldi e toni naturali.
Nelle camere tutta l’ambientazione è a misura della luce naturale, dai rivestimenti murali in tessuto ai mobili su disegno in tonalità naturali con inserti blu e bordeaux. La testiera del letto in tessuto Chevron blu, con comodini in laminato di legno e rifiniture in metallo color bronzo, è l’elemento che conforma lo spazio. La luce artificiale è modulata dai paralumi in tessuto delle applique.
A completamento una serie di soluzioni funzionali quali il grande scaffale con bordi curvi e profondità variabili, la mensola che funge da scrivania e da toeletta, l’armadio aperto e il grande specchio.
Il bagno è caratterizzato da un tavolo da toilette con specchio retroilluminato, entrambi di forma curva, dalla forte componente estetica.
***
ph. Paolo Fusco
