I trend dell’hotellerie in un progetto di noa* architecture in Franconia. Bagni fluidi e wellness da sogno.

Non è un’esperienza nuova per noa* network of architecture cimentarsi con immobili storici in cui è difficile trovare all’interno pareti ortogonali, vedi per esempio il Weisses Kreuz a Innsbruck ma in questo caso si aggiunge una nuova sfida: unire sotto lo stesso tetto cinque edifici di differente epoca storica.

L’hotel Goldene Rose si trova a Dinkelsbühl, in Baviera, tra Stoccarda, Monaco e Norimberga, lungo la Romantische Straße, in uno dei contesti meglio conservati di tutta la Germania con case a graticcio, mura medievali, antiche torri. L’edificio più antico dell’attuale Goldene Rose risale al XV secolo e vanta da sempre una destinazione alberghiera, vi soggiornò anche la regina Vittoria in uno dei suoi tour europei, gli edifici contigui hanno visto invece il susseguirsi di una serie di destinazioni: magazzini, locande, birreria, sala da ballo, casinò e anche cinema. La sfida più grande per gli architetti e gli interior designer è stato perciò sviluppare, partendo da questo mosaico di funzioni, un concetto spaziale unificato, senza però offuscare le ricche tracce della storia.

E come tutti i progetti di noa* anche questo inizia dalla ricerca dell’essenza dell’edificio con l’obiettivo di reinterpretare l’antico trasportandolo in un utilizzo contemporaneo.

All’ingresso al piano terra si viene accolti nel confortevole salotto del bar Vicky, il nome è un omaggio all’illustre ospite che al Goldene Rose vi aveva soggiornato, caratterizzato da un bancone rivestito in granito nero e specchi antichi. A parete lo spazio è uniformato da un intonaco grezzo che si sposa con una pavimentazione in rovere chiaro intervallata con assi parallele scure che riprendono il gioco del soffitto.

Oltre il bar, la reception e la lounge fanno rivivere la spazialità antica, con dislivelli e andamenti planimetrici esistenti. Andando oltre si accede alla Kantine Rosine, ristorante con funzione anche di sala colazioni. L’ambiente è caratterizzato da una carta da parati sia a parete che a soffitto e da tendaggi semitrasparenti che creano ambienti separati e intimi.

Proseguendo si arriva al quarto edificio che ospita una parte delle 43 camere dell’hotel e che si riallaccia alla porzione finale del lotto dove sono stati realizzati alcuni appartamenti sempre facenti parte dell’hotel.

Le stanze dell’hotel sono rapportabili a tre categorie differenti ma tutte riconducibili a un unico concept. Ognuna ha un divano sospeso, un arazzo sopra il letto che riconduce al passato medievale della città e un bagno fluido che si espande nella camera e sembra dissolversi grazie all’utilizzo di specchi posizionati quasi a mosaico.

Si differenziano dal resto delle camere le Junior suite, disposte su due piani, con la zona notte al piano mansardato e con un arazzo che avvolge lo spazio sia a pavimento che a soffitto.

La ex sala da ballo e poi cinema degli Anni ’50 è stata riutilizzata come sala multifunzionale con una sorprendente doppia altezza. Sono state recuperate in parte le vecchie sedie in legno del cinema rivestite con un tessuto, dal motivo originale, che riveste anche il box sospeso sulla sala. Questo ambiente, che interrompe la doppia altezza, è la Kino Suite, accessibile tramite una passerella e con un’ampia finestra rivolta verso lo schermo cinematografico per visioni private.

E poi si arriva all’area wellness. E non è un caso che noa* abbia scelto di posizionarla all’ultimo piano e comunque, come è solito fare lo studio altoatesino, sempre in posizioni che favoriscono una vista mozzafiato, o sugli spettacolari panorami dolomitici o come in questo caso sulla cattedrale di St. Georg.

L’area wellness si estende lungo tutto il tetto ed è caratterizzata da una piscina esterna a sfioro lunga 10 metri che offre una vista unica sulla città. Oltre a zone per trattamenti e massaggi, l’area benessere è completata da un’ampia zona relax su due piani, un fruit bar e un’area saune separata.

Una scala interna conduce alla parte più alta del sottotetto, dove le travi in legno a vista, l’atmosfera intima e la possibilità di stendersi su reti sospese sulla doppia altezza garantiscono un’esperienza di relax senza precedenti.

ph. Alex Filz

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Incontra noa* a Hospitality a Riva del Garda il 7 febbraio 2023 alle ore 11 in sala Toblino, in un’esclusiva intervista sui trend dell’accoglienza.