COQODAQ. Nel cuore di Flatiron, non solo pollo, patatine e una tazzina di caffè.
Nasce a Manhattan il COQODAQ, il recentissimo ristorante del visionario Simone Kim, con un unico obiettivo: servire il miglior pollo fritto al mondo. Un progetto di Rockwell Group.
Come creare un’esperienza intorno al pollo fritto? Si può, complici una grande conoscenza del mondo della ristorazione, il coraggio di un’idea e una vocazione visionaria come quella di Simon Kim, ristoratore di origini coreane, ceo e fondatore nel 2017 di Gracious Hospitality Management, società che gestisce vari ristoranti, tra cui lo stellato COTE Korean Steakhouse e, ora, anche il COQODAQ (una parola onomatopeica in coreano per cock-a-doodle-doo), la recentissima apertura nel Flatiron District a New York con un progetto di Rockwell Group.
“Il nostro obiettivo era quello di catturare l’essenza di questo concetto unico e dell’innovativo approccio alla rivisitazione di un piatto tradizionale e tradurlo in un’esperienza culinaria memorabile. Simon e io condividiamo la convinzione che la cosa più importante nei ristoranti sia quella di creare il rito dell’incontro e un’esperienza condivisa. E il COQODAQ è il modello perfetto per questo”, racconta David Rockwell, founder di Rockwell Group.
L’ambiente è progettato combinando influenze coreane, americane e Art Nouveau in un tripudio di legno lavorato, cuoio, specchi che creano prospettive infinite. Accoglienti le isole con i divanetti in pelle verde attorno a tavoli tondi conviviali ma, per cene walk-in, ci sono anche 4 tavoli alti di 8 postazioni ognuno posizionati nella zona anteriore.
Il percorso nella sala da pranzo è scandito da archi scintillanti realizzati in bronzo e vetro che illuminano i tavoli, mentre un grande bancone in pietra ollare nera con una retrostante scaffalatura per liquori offre un momento conviviale pre e post cena con un’ ampia proposta di cocktail.
Particolarissima la rest room, un ambiente scuro, raffinato, con una sequenza di specchi con motivi concentrici che riportano morfologicamente all’essenza del ristorante e da cui nasce il tutto: un uovo.
“Il mio gruppo dirigente, l’executive chef Seung Kyu Kim e il presidente Dexter Zimet e io abbiamo lavorato 4 anni per elaborare questo nuovo concept, senza lasciare nulla di intentato con l’obiettivo non tanto di creare la ricetta perfetta, perché non esiste, ma un’esperienza culinaria unica, in armonia tra cultura coreana e americana”, spiega Simon Kim. Riprendendo il concetto del menu Butcher’s Feast™ proposto alla COTE Korea Steakhouse, al COQODAQ il punto di forza è The Bucket List che include oltre al pollo perfettamente croccante, glassa all’aglio e salsa di soia con selezione di verdure di stagione, noodles e dessert a una proposta economica veramente accessibile.
L’abbinamento perfetto. Pollo e champagne.
Offrendo un’alternativa all’accostamento pollo e birra, il COQODAQ sostiene lo champagne come abbinamento ideale con il suo pollo fritto, poiché l’effervescenza di questi vini scompone efficacemente il gusto sul palato. Il ristorante propone 400 bottiglie rare ed esclusive che ne fanno una vera mecca per gli appassionati.
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ph. Jason Varney.
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