Brutalismo tropicale per Casa TO, un boutique hotel di nove camere a Puerto Escondido. Un progetto di Ludwig Godefroy, l’architetto che ama il cemento.

Da sempre affascinato dal cemento, forse perché cresciuto in Normandia giocando tra i bunker della Seconda Guerra Mondiale, Ludwig Godefroy è l’architetto francese, da oltre 10 anni trasferitosi in territorio messicano, che gioca con il cemento, da lui definito materiale semplice e onesto. E si cimenta con volumi, a volte compositi a volte un po’ meno, caratterizzati da tagli e soprattutto vuoti. “Cosa impensabile per le nostre latitudini francesi”. Qui in Messico, per la precisione a Città del Messico, si è trasferito dopo un bighellonare tra studi di progettazione europei e d’oltremare sentendosi a casa.

Esterni di Casa TO. ph. Levi Wells.

“Non volevo abbandonare l’idea di vivere in una grande città ma nello stesso tempo volevo anche imparare lo spagnolo, e qui ho trovato una connessione con la mia terra di origine. Non avevo mai visto le piramidi prima di venire in Messico e le ho trovate simili alle architetture dei bunker della Normandia”. Affascinato dagli edifici delle culture preispaniche, ripropone in un preciso stile brutalista le perfezioni geometriche dei templi dell’America Latina.

A Punta Zicatela, nella parte meridionale di Puerto Escondido, lascia la sua firma con Casa TO, il boutique hotel di solo nove camere disegnate secondo lo stile brutalista tropicale, avvolte dalla vegetazione locale e dove il dentro e il fuori diventano tutt’uno.

Spazi comuni e le camere si sviluppano intorno a una piscina centrale che come idea rimanda ai cenote messicani.

Una suite con tavola da surf, lo sport più diffuso sulle spiagge di Puerto Escondido. ph. Ourea Production.

Le parti comuni e le sue nove suite sono state studiate per creare un’oasi di tranquillità, freschezza e privacy, ideale per rilassarsi e ammirare la bellezza della vegetazione. Le texture naturali, i mobili fatti a mano e la tavolozza di colori ravvivata da accenti vivaci offrono un’esperienza unica, riflettendo un’ospitalità che bilancia perfettamente raffinatezza e comfort.

Casa TO mira a trasmettere una sensazione di lusso attraverso il contatto con elementi semplici e onesti. Per questo motivo gli arredi sono stati selezionati tra le offerte di artigiani che lavorano in diversi stati del Messico, tra cui Puebla, Guadalajara e Oaxaca, che hanno creato pezzi unici per l’hotel, acquistabili dagli ospiti per portarsi a casa un pezzo di esperienza vissuta. Questi articoli includono i copriletto di Alfredo Orozco per Taller Textil Experimental, i tappeti di Beto Ruiz per TallerOcho, le lampade di Natural Urbano, teli da piscina di NuCyCy, mobili in bambù di Tiago Solis Van Beuren per Bamburen.

Una suite al piano terra aperta sul giardino privato. ph. Arturo Gomez

La sostenibilità è un pilastro fondamentale di Casa TO, dove la responsabilità ambientale e l’ospitalità si intrecciano per promuovere un turismo consapevole che dia priorità alla salvaguardia dell’ambiente. Iniziative come una politica plastic free, un sistema di trattamento per il recupero delle acque e l’uso di prodotti naturali e vegani nei suoi servizi riflettono l’impegno della casa in questo senso. Casa TO vuole essere una destinazione di accoglienza trasformativa nel cuore di Puerto Escondido, dove architettura, gastronomia, natura e consapevolezza convergono in uno spazio idilliaco per la contemplazione e la connessione profonda con l’ambiente.

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In apertura: ph. Ourea Production.

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