A Cortona, il nuovo progetto di Emanuele Svetti che rivisita il concetto di pizzeria.

“Quando la luna ti fa spalancare gli occhi come una grande pizza… questo è Amore”, così cantava Dean Martin. Da qui è iniziato il “viaggio” dell’architetto Emanuele Svetti per realizzare una nuova pizzeria a Cortona, nell’aretino. Il risultato è un ambiente nuovo, anticonvenzionale, dove la presenza di elementi surreali, che richiamano dimensioni oniriche, si unisce a un gioco di geometrie bidimensionali: il bianco e nero delle superfici letteralmente “squartato” dall’arrivo inaspettato di un Gigante di ferro che si affaccia, in una prospettiva inedita dal soffitto.

Questa è una pizzeria napoletana pensata su Marte.

Il progetto è basato sulla ricerca di un format nuovo e il claim ‘Pizza Legend’ non vuol solo enfatizzare il valore della pizza, ma anche celebrarne il gusto, valorizzando al massimo le funzionalità di uno spazio commerciale che si sviluppa su una metratura di soli 95 metri quadri su un unico piano, dai quali vengono ricavati trenta coperti.

Arrivarci è stato un lavoro di “alta sartoria spaziale”. Si è lavorato spalla a spalla con i pizzaioli cercando la migliore ottimizzazione spaziale possibile e creando così un armonico compromesso tra stile e funzionalità.

Nei rivestimenti è stato utilizzato un grés utile, oltreché a mantenere facilmente igienizzati alcuni spazi tecnici, a creare un motivo geometrico in grado di conferire originalità a tutto l’ambiente. Il grés riveste il pavimento e alcune pareti creando un effetto pattern suggestivo, mentre una parte della sala ristorante è stata definita semplicemente con una linea di contrasti tra smalto murale nero e smalto murale bianco. Il risultato è un gioco accattivante di geometrie all’interno dello spazio.

Anticonvenzionale la scelta di applicare una carta da parati al soffitto ispirata alla collezione “Project” già editata per Zambaiti Parati. Il cliente appena entrato nel locale viene letteralmente “accolto” da un robot che esce curioso a “salutare” l’ospite attraverso una sorta di squarcio sul soffitto da cui si intravede una parte di skyline cortonese, diventandone così anche il simbolo del nuovo corso della pizzeria. Lo spazio convenzionalmente vuoto del soffitto viene così riempito con una soluzione originale da un elemento che lo caratterizza e che lo rende riconoscibile.

Il rivestimento del bancone è stato realizzato sempre in grés su una struttura in legno che si appoggia su elementi refrigerati in metallo, ma qui con un effetto terrazzo alla veneziana che riprende il contrasto fra il bianco e il nero, enfatizzato da un sapiente gioco di profili di luce che esaltano il gioco delle geometrie.

I tavoli sono stati realizzati su disegno con un basamento di Pedrali utilizzando piastrelle di grés che fanno da piano di appoggio. Sempre di Pedrali sono le sedute e gli sgabelli posizionati di fronte all’area di preparazione della pizza.

San Lazzaro è un locale raccolto, compatto, originale e certamente lontano dallo stereotipo della pizzeria, interpretato nello stile forte, ludico ed elegante che caratterizza tanta parte dei progetti dell’architetto Emanuele Svetti.