Tra brutalismo e vernacolo, sulla costa nord dell’isola di Bali, l’architetto australiano Nic Brunsdon firma un omaggio alla natura e al genius loci.

Alternativa elegantissima al turismo di massa, che ha colonizzato da diversi anni il versante meridionale dell’isola indonesiana con resort e villaggi, The Tiing si propone come meta per gli amanti della pace e del contatto con la natura. Costruito sulla costa nord dell’isola, è così isolato che ci vogliono due ore e mezzo di viaggio su strade sterrate per raggiungerlo e molte delle tecniche costruttive adottate sono state scelte proprio per poter funzionare a così grande distanza dalla civiltà.

Firmato dall’architetto australiano Nic Brunsdon, l’albergo si inserisce discretamente nell’intorno e fa della strategica posizione tra la montagna e il mare il suo maggiore punto di forza.

Composto da sette ville disposte a ventaglio e aree comuni (spa, piscina, reception, ristorante) parzialmente ipogee poste in prossimità dell’oceano, The Tiing regala particolari scorci delle onde e dell’entroterra incorniciati dai muri portanti, come vere e proprie fotografie.

Ogni camera ha una vista uguale e opposta sulla montagna e sull’oceano, il progettista ha infatti “pensato che fosse di vitale importanza attirare l’attenzione su questa doppia condizione come parte di un’esperienza di viaggio di localizzazione e radicamento”.

Tutto è stato creato utilizzando gli unici due materiali abbondanti sul territorio: il bambù e il cemento. In uno stile unico, a metà strada tra il vernacolo e il brutalismo, le pareti portanti sono in calcestruzzo grezzo oppure colato in originali casseformi in bambù, cha hanno lasciato chiaramente leggibile la loro impronta. L’effetto tattile si ripete in ogni spazio, le superfici lisce si alternano in modo apparentemente casuale a quelle scanalate.

In un clima tropicale, una finitura pulita richiederebbe molta manutenzione, qui i materiali saranno esposti agli agenti atmosferici, che esalteranno il carattere dell’architettura e del luogo.

Le sette case singole sono gli alloggi per gli ospiti; ogni edificio è organizzato su due piani e dispone di altrettante suite, raggiungibili percorrendo stretti vialetti pedonali che si snodano tra la foresta e i muri grigi

Le stanze sono composte da un living luminoso che conduce a una zona letto in penombra, come in un viaggio simbolico tra la fitta vegetazione, dove i raggi del sole vengono progressivamente a mancare man mano che si penetra nel verde.

Seguendo la filosofia di base, che anela a rendere la struttura a impatto ambientale zero, sono stati ridotti al minimo l’uso di aria condizionata e l’installazione di punti luce artificiali.

ph. Ben Hosking.