In Brera il nuovo showroom Airnova: un duetto tra il designer Gian Paolo Venier e lo street artist Tvboy.

Gian Paolo Venier, art director di Airnova, racconta il suo ultimo progetto: lo showroom a Milano dell’azienda udinese specializzata in arredo di design con massima expertise nella lavorazione di pellami e tessuti italiani.

La conversazione è rilassata, da salotto, comodamente adagiati sugli splendidi divani della serie Wes disegnati da Venier per Airnova, di cui è anche art director dal 2016.

L’ambiente è colorato, vivacissimo, gioioso, con accenti forti di giallo e il blu di pitture contemporanee che raccontano paesaggi mediterranei, ma anche tonalità differenti di verde e ruggine e amaranto dei complementi di arredo. Un ampio open space suddiviso in aree ognuna dedicata a una funzione del vivere, secondo l’idea che “non è lo spazio ma il design a dare un senso agli ambienti”. Alle pareti e a soffitto riproduzioni di opere di Salvatore Benintende, in arte Tvboy, lo street artist del Neo Pop italiano che denuncia le contraddizioni della società contemporanea con murales irriverenti e geniali.

we: Qual è il concept di FioriChiari?

Il progetto è focalizzato sul contract e sui punti di vista. È una riflessione che ho fatto in questo periodo in cui stiamo vivendo un risveglio dopo mesi di chiusura. Siamo a Milano, nel quartiere centrale di Brera, ma abbiamo voglia di mare, di sole, di gioia. Mi sono immaginato a un davanzale di una finestra in un paesaggio mediterraneo pieno di sole a guardare il mare. E con questo progetto ho voluto catturare quello che c’è fuori. Ecco, questo è stato il primo pensiero.

we: Come nasce la collaborazione con Tvboy?

Tvboy crea paesaggi e quindi fa arredo urbano. Io quando progetto faccio urban landscape: un progetto deve avere sempre un legame con il territorio e raccontare qualcosa di esso. Tvboy parla di contemporaneità, di sociale e con il suo tratto crea del landmark.

Ho avuto modo di conoscerlo e approfondire la sua arte perché davanti al mio studio, in zona Tortona a Milano, c’è un suo murale. Mi sono incuriosito e interessato al suo lavoro. Mi piace la perizia con la quale agisce e la selezione che fa dei luoghi prima di inserire una sua opera e contestualizzarla. Ha un approccio molto simile al mio quando faccio interior. Quindi è stato un bel confrontarsi su differenti scale.

we: Come si concretizza il tuo lavoro di art director per Airnova?

Aiuto l’azienda a rimanere coerente con l’idea che ha di sé. Questo lo faccio intervenendo sul prodotto ma anche indirizzando il lavoro di tutti verso un unico obiettivo. Stiamo riscrivendo i contenuti e Airnova, da sempre rivolta al mercato estero, sta affrontando un importante percorso di riposizionamento che l’ha portata a potenziare il mercato italiano, da qui l’idea di uno showroom a Milano.