Una totale immersione nella natura è il Wilmott’s Ghost, il ristorante specializzato in cucina italiana che nasce dalla visione della chef Renee Erickson, vincitrice del James Beard Award. Collocato al piano terra delle Sfere, iconico volume composto da tre elementi sferici completamente trasparenti al centro del campus dell’headquarter Amazon a Seattle, il Wilmott’s deve il suo nome a un fiore, simile a un cardo, dedicato all’orticultrice vittoriana Ellen Ann Wilmott. E non a caso, dal momento che le Sfere, oltre a spazi di co-working, ospitano più di 40000 mila specie di piante da tutto il mondo e in particolare dalle foreste pluviali. L’architettura delle cupole ha dato l’imprinting allo studio del ristorante, facendo diventare un vincolo – la forma tonda – un elemento distintivo della progettazione architettonica dello spazio firmato dallo studio di Seattle Heliotrope Architects, un gruppo di architetti curiosi, come amano definirsi.

Controsoffitti in curva giocano con il bancone anche questo dalle forme organiche, con profili scanalati, ripresi anche nella controsoffittatura e nella boiserie bianca alle pareti. Lungo tutto il perimetro vetrato corre una seduta a raggera di colore blu che crea una continuità per tutto il locale; in alcune zone si trasforma in divani avvolgenti per un dining più intimo.

L’obiettivo era quello di creare spazi che ricordassero gli ambienti luminosi di un museo o di una galleria d’arte, utilizzando un linguaggio contemporaneo per raccontare temi classici. I materiali utilizzati sono quelli senza tempo, come i marmi bianchi, il legno sbiancato di rovere , l’ottone ma anche le piastrelle che rivestono i bagni con una calda tonalità rosa pastello. Il rosa è utilizzato anche nella sala ristorante, come tinta per le colonne ma anche per gli arredi disegnati da Price Erickson che riprendono le forme curve. L’ottone è usato come finitura dei corpi illuminanti ma anche per gli accessori, nei rack per le bottiglie, per la rubinetteria e per realizzare l’incasso del lavabo nel bagno. Alle pareti, opere d’arte di Ellen Lesperance.

ph. Kevin Scott | interni

Elizabeth Phung | food

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