Il nuovo ristorante fine dining sulle rive del lago di Como. L’ultimo nato del Gruppo R Collection.

Tornare dopo un anno a Varenna, all’Hotel Royal Victoria del Gruppo R Collection, è un’emozione. C’è qualcosa di nuovo nell’aria, lo si percepisce appena all’ingresso e lo si scopre pian piano. C’è aria di una ristrutturazione appena compiuta. Una freschezza vivace fatta di nuovi colori, una palette moderna che si sposa con la nuova marcia dell’hotel di cui uno dei punti di forza è il ristorante Visteria, inaugurato ai primi di maggio. 

Del resto, si sa, il Gruppo R Collection non si ferma mai, con Simona Guarracci, direttore creativo (ed è dal suo gusto che nasce il nuovo concept del ristorante) e Ludovica Rocchi, brand manager, sempre in prima linea quando si tratta di presentare alla stampa i loro gioielli. Prima di tutto c’è la vista, spettacolare, sul lago di Como (che basta solo quella a metterti in pace con il mondo), grazie a un’enorme vetrata realizzata nel corso della recente ristrutturazione che connette il dentro e il fuori. E poi l’esperienza fine dining che propone lo chef Francesco Sarno, da marzo alla guida del food&beverage dell’hotel.

Campano di origine, il percorso professionale di Francesco è iniziato alla scoperta della valorizzazione di una cucina ricca di prodotti autentici presso una tipica osteria campana, per poi approcciarsi nel tempo a diverse esperienze di ristorazione specializzandosi nella cucina gourmet e nell’ospitalità di lusso, ricoprendo ruoli da capo partita a sous chef in molteplici contesti: a Acquapetra Resort e SPA, un luxury hotel in provincia di Benevento sino ai migliori ristoranti italiani, come lo stellato I Portici Hotel di Bologna con lo chef Agostino Iacobucci, Il Castello di Spaltenna, una stella Michelin, nella brigata dello Chef Vincenzo Guarino, e il Capri Palace, due stelle Michelin. Alla domanda: “ Come mai hai deciso di fare lo chef?”, risponde candidamente: “Non avrei potuto fare altro”.

La filosofia alla base della realizzazione di ogni piatto è l’esaltazione e la valorizzazione del sapore autentico di tutti gli elementi, una cucina cento per cento italiana che restituisce la genuinità dei prodotti della dieta mediterranea attraverso l’uso di ingredienti del territorio rivisitati in chiave contemporanea e internazionale. E cosa non può mancare nella cucina di Francesco? Erbe aromatiche e limone in totale sintonia con la mediterraneità delle sue scelte. Con i suoi 28 coperti, Visteria propone menù à la carte con una raffinata selezione di piatti o percorsi di menù degustazione da 4 o 6 portate, tra i quali anche una proposta di degustazione esclusivamente vegetariana. La cucina vuole esaltare i valori e i sapori della tradizione italiana in una chiave fresca e frizzante. La materia prima è di altissima qualità e dialoga con il territorio con scelte di ingredienti mediterranei a base di carne, pesce o verdure. Tra i migliori piatti, su suggerimento dello Chef Sarno, troviamo il risotto limone, scampi e bufala, il bottone bufala e melanzana, il carciofo parmigiano e tartufo o lo scenografico cotto e crudo di verdure

Fuori un’enorme pianta di glicine crea uno spettacolare pergolato sulle rive del lago. Ecco spiegato il perché del nome. In inglese glicine si dice wisteria.

Aperto sei giorni su sette, Visteria accoglie una clientela local e internazionale che vuole sperimentare esperienze gastronomiche eccelse in una cornice unica. A proposito dei colori, per i tavoli si gioca con le tonalità scure del marmo venato di ruggine che si sposa alla perfezione con il legno con un effetto molto sensoriale e ai velluti delle sedute. Il pavimento, a terrazzo chiaro, crea un bel contrasto per poi virare nei toni più scuri che richiamano quelli del marmo dei tavoli. Esplosione di colore mattone nei bagni, caratterizzati da una luce d’ambiente e dal dettaglio tecnologico della rubinetteria che si trasforma a sorpresa in asciugamani ad aria.