
Trend. Scopri i D&B | Dinner & Bed.
Per chi fa dell’enogastronomia un vero motivo di viaggio, i D&B Dinner & Bed sono la soluzione ideale: ristoranti di qualità con camere di charme. Extralberghiero? Ancora non si sa. E comunque è una tendenza.
Dura lex, quella a causa della quale, la “lex” o qualcosa che a essa si avvicina, arriva sempre ex-post rispetto a un mutamento di scenario. E lo scenario, si sa, è per sua natura evolvente.
È il caso di una classificazione delle strutture di hospitality che è palesemente obsoleta. In prima approssimazione, lavora di accetta e genera due categorie: esercizi alberghieri ed esercizi extralberghieri. Sulla prima lavora di classificazione mediante stelle e sulla seconda lavora di “distinguo”. Da qui, gli agriturismi, i B&B, le case vacanze e di certo altro ancora che adesso ci lasciamo sfuggire.
Adesso di altra famiglia vogliamo parlare, scoprendo una tipologia di grande appealing non per il mass market ma per gli happy few!

Cosa è piacere vero, esperienza deliziosa e memorabile se non una cena squisita in amena situazione conviviale? Cosa può diventare il vero lusso, laddove per lusso si voglia intendere non sfarzo esibito bensì comfort assicurato dal minimizzare spostamenti scomodi e sgraditi?
Metti, una sera a cena, dove la cena è squisita e la compagnia pure e dove, eccoci al vero lusso, il dopocena è gioia ulteriore e sinecura certa in quanto non ci si rimette in auto per tornare a casa ma si dorme nello stesso luogo dove si è cenato. Sì, proprio così, il ristorante si è attrezzato in maniera tale da arrecare valore aggiunto a una cena di per sé squisita semplicemente mettendo poche decine di metri (forse solo gradini) tra la tavola e il letto.
Cena (dinner) e letto (bed). Ecco, questa struttura è un D&B: Dinner & Bed. Si dirà, troppo bello per essere vero, e invece no, è vero! I D&B, magari non denominati ancora così se non dagli addetti ai lavori, esistono, altroché se esistono.


Caratteristiche essenziali: si cena benissimo, e quindi il ristorante è, come suole dirsi, un ristorante di destinazione, so che devo / voglio macinare km per raggiungerlo e magari la strada non è neanche “from casello to casello” in quanto il luogo è distante dalle trafficate direttrici autostradali. Ma sì, andiamo: si cena talmente bene! Cosa vuoi che siamo… 20, 40, 60, ma anche 80 km? In effetti sì, andiamo. Una volta a tavola siamo certi di essere in relax completo? Io quella bottiglia la ordinerei e, ovviamente, la berrei, e però dopo devo guidare! Io starei ancora un po’ più a lungo a tavola: quel dessert il bicchierino se lo chiama proprio! E però… devo guidare e, a rifarla tutta, non che la strada sia breve, sia detto.
E allora, ce la riraccontiamo così. Ah, che maliardo questo menu: con l’appetito che ci ritroviamo prenderemmo tutto; spiluccheremmo, avrebbe detto Totò. E ci si mette anche il patron a suggerire questo e poi questo e poi quest’altro ancora. Dài, adesso che abbiamo fatto la comanda “food”, accingiamoci a onere gravoso: la scelta del vino! ma sì, siamo in quattro, il magnum è d’uopo! Quale gaudio, che cena! Su per le antiche scale: la camera appena visionata al nostro arrivo è così bella e accogliente.

A proposito, nei D&B la numerica delle camere frequentemente è a cifra singola; sforasse e andasse in doppia cifra, mai più di una dozzina di camere, che altrimenti entreremmo nel territorio di albergo con ristorante annesso che, assolutamente non deplorevole di per sé, è comunque cosa altra.
La nostra camera, si diceva. L’invisibile Morfeo è lì. Saprà attendere il momento adatto per palesarsi: che fretta c’è! Notte buona. Risveglio, prima colazione di quelle che sostanziano il significato vero e non convenevole della parola “buongiorno”. E che buongiorno sia!


Ecco, abbiamo avuto idea di quanto preziosi siano, ai fini della qualità della vita, i D&B.
Sono essi menzionati tra le famiglie ricadenti sotto l’ombrello della macrocategoria “ricettività extralberghiera”? No. Ma stai a vedere che è proprio meglio così. Nessun lacciuolo burocratico, nessuna regola ingabbiante. Le uniche regole sono quelle dettate dall’etica del patron e dalla sua deontologia. Altre regole le scrivono, dotati come sono di buona educazione e di “saper vivere”, i clienti. Clienti gourmet.
Quanti sono [all’incirca] i D&B nel nostro Paese?
Non in ottica “pagine gialle” e quindi non da intendere come “directory”, ovvero censimento, bensì già frutto di una cernita guidata dal criterio “si cena benissimo e si dorme benissimo”, non andiamo errati se ne contiamo all’incirca una settantina. Equamente presenti tra nord ovest, nord est, centro e sud: una settantina di perle atte a costituire diadema prezioso.
Dinner & Bed: che cosa bella!


Selezione ragionata di alcuni D&B.
D&B Quattro Passi a Nerano, frazione di Massa Lubrense (Napoli). Piatto imperdibile: il Fiore di calamaro.
D&B Masseria Moroseta a Ostuni (Brindisi). Piatto imperdibile: le Polpette Moroseta.

D&B Tenuta Borgo Santa Cecilia a Gubbio (Perugia). Piatto imperdibile: Agnello arrosto, yogurt e spezie tandoori.
D&B 13 Comuni a Velo Veronese (Verona). Piatto imperdibile: Piatto di agnello di razza Brogna, unica razza animale autoctona del veronese in via di estinzione e che proponiamo da anni anche per salvare la razza.


D&B Shalai a Linguaglossa (Catania). Piatto imperdibile: Coscetta di coniglio farcita in porchetta, carote e salsa “stimpirata”. La stimpirata è una salsa agrodolce.
D&B Villa Maiella a Guardiagrele (Chieti). Piatto imperdibile: Pallotta cac’ e ove.

D&B Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense (Parma). Piatto imperdibile: La faraona ricoperta di Culatello cotta nella creta del Po accompagnata con le verdure glassate.
D&B Casa Coloni a Paestum (Salerno). Piatto imperdibile: Pacchero, pezzogna, genovese liquida e albicocche.
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In apertura, Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense (Parma).
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