Ca’ del Bosco. Cantina a tutto tondo.
La forma circolare della struttura ricettiva quale elemento di sintesi del processo di produzione e vinificazione. Ca’ del Bosco fa del vino un’esperienza sensoriale anche nel percorso in cantina.
L’attenzione per il territorio produttivo e il contesto naturale sono espresse nell’architettura della struttura ricettiva di Ca’ del Bosco, che è stata progettata da Falconi Architettura a completamento del processo di ridefinizione degli spazi per valorizzare al meglio la vinificazione e l’affinamento dei vini.
Dal primo vigneto piantato nel 1968, il patrimonio vinicolo dell’azienda delle famiglie Marzotto e Zanella ora raggiunge oltre 280 ettari distribuiti su 11 dei 19 comuni della Franciacorta.
L’apice di un percorso di espansione e di simbiosi con il territorio circostante che trova espressione nel completamento delle strutture della cantina che custodisce spazi multisensoriali: i nuovi ambienti per l’accoglienza, il tunnel con i caveaux delle riserve di Franciacorta e nella cupola storica quelli dedicati alle cuvée Annamaria Clementi, la galleria delle pupitres (le tradizionali tavole con fori dove vengono inserite le bottiglie) e il tunnel riservato all’affinamento dei millesimati.
Il grande tetto circolare in legno rivestito in acciaio Corten è l’elemento che contraddistingue la struttura concepita per collegare spazi comuni, showroom e sale degustazione. Il perimetro esterno completamente chiuso, dove spicca il portale d’accesso in color rosso, non fa presagire la completa trasparenza verso la corte interna al cui centro è posizionata una quercia, simbolo del bosco che circonda la sede aziendale.
Il percorso iniziatico al vino inizia dalla luce dell’area di accoglienza per arrivare al buio delle zone di conservazione ed è accompagnato dai suoni in sottofondo a cura del sound designer Riccardo Caspani. Un vero e proprio viaggio sensoriale che si snoda dagli spazi storici della cantina fino all’imbocco del caveau di passaggio tra le due fasi di produzione, antica e moderna, dove è forte l’effetto suggestivo creato dalla luce artificiale riflessa e amplificata dal vetro delle bottiglie nelle pupitres.
Un lungo tunnel perimetrato da bottiglie impilate a tutt’altezza (la Vintage Collection) anticipa poi gli spazi di collegamento tra le varie aree. Sul lato sinistro si trova la Vinoteca di Ca’ del Bosco, ovvero la collezione storica dei vini e dei Franciacorta prodotti dal 1972 a oggi.
Al centro del percorso è posizionata la Cupola dei Sensi, uno spazio circolare con volta ribassata e scenografia dell’artista Andre Guidot del collettivo {[(etica)estetica]anestetica}. Tatto, olfatto, vista e udito vengono messi alla prova attraverso un’esperienza immersiva, emozionale e personale paragonabile a quella della degustazione dei vini.
Al centro della cupola si staglia l’opera “Ludoscopio” di Paolo Scirpa, maestro dell’arte immateriale: un pozzo di luce che si riflette in un fondo infinito.
Le sorprese proseguono con la gigantesca bottiglia capovolta, realizzata con oltre 33.000 bottiglie vuote e retroilluminate di Cuvée Prestige. L’attenzione poi si sposta verso la nuova area di affinamento della Cuvée Prestige a quota – 23 metri, che potrà accogliere fino a 4 milioni di bottiglie.
A conclusione del percorso le Barricaie storiche dopo aver attraversato il tunnel inclinato, in prospettiva accelerata, la scalinata illuminata da un gioco di luci lineari ambrate, omaggio ad alcuni capolavori dell’arte contemporanea.
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