Come portarsi a casa un pezzo d’arte.

Si chiama Art Back Home ed è il progetto con cui Icon’s Design Milano dà inizio a un percorso unico nel suo genere di incontro tra design e arte, in cui le opere dell’artista Paolo De Biasi, trovano trasposizione su pezzi di arredo. L’elemento innovativo di questa iniziativa sta proprio nella modalità con la quale vengono trasposti i quadri dei pittori sui due volumi previsti, una madia e una dispensa, dal momento che non si tratta di replicare con una stampa il quadro sul mobile, ma di un vero e proprio processo di collocazione, attraverso il quale l’opera trova una nuova chiave emozionale.

 

Paolo De Biasi.

Il quadro non viene riprodotto, ma scomposto per prendere una nuova forma su un mobile. È così che diamo la possibilità alle persone di portare nelle proprie case un pezzo d’arte.

Andrea Bettini

Per arrivare a questo nuovo equilibrio in cui il design si fonde con l’arte, l’azienda ha innescato un dialogo costante con l’artista, fondato su tre principi che hanno caratterizzato l’intera prima fase di questo percorso che sono: ascolto, rispetto e curiosità. In questo modo i due mondi, quello dell’arte e del design si sono incontrati e attraverso questa modalità il quadro da una parte e il mobile dall’altro hanno potuto andare oltre ai loro canonici spazi. Questo approccio ha permesso all’artista di portare le sue opere fuori dalle mostre e dalle gallerie e all’azienda di fuoriuscire dagli spazi fisici degli show-room d’arredo. Ma non è tutto, dal momento che Art Back Home si prefigge di portare nelle case delle persone un vero e proprio pezzo d’arte, rendendo accessibile attraverso i due volumi d’arredo, ciò che non sarebbe possibile per molti se dovessero acquistare l’opera effettiva di determinati artisti.

“È un percorso unico, intrinseco nel DNA stesso dell’azienda, che ha sempre avuto una sua naturale predisposizione per l’arte e alle emozioni che essa riesce a suscitarci” commenta Massimo Tognon, amministratore delegato di Icon’s Design Milano e conclude: “Siamo solo all’inizio di questo viaggio nelle emozioni, il cui obiettivo è quello di trasferire l’unicità di un’opera, attraverso la sua scomposizione, in un pezzo d’arredo altrettanto unico. Dopo la sensibilità di Paolo De Biasi, sarà la volta di Fulvia Mendini e Vanni Cuoghi, dopodiché chissà quali altre splendide collaborazioni si andranno a creare”.