L’azienda agricola La Raia è molte cose: una cantina biodinamica, una locanda con ristorante, una fondazione per la cultura del paesaggio e una scuola steineriana. Tutto legato da un unico filo rosso: l’omaggio allo spirito della natura.

Tra i Comuni di Novi Ligure e Gavi in una zona vitivinicola tra le più rinomate d’Italia, si trova la Raia, un arcipelago di attività agricole, di accoglienza e di filosofia di vita a contatto con la natura. Dal 2002 la famiglia Rossi Cairo ha costruito un microcosmo originale di 180 ettari, dei quali 48 coltivati a vigneto, 60 a seminativo e i restanti occupati da pascoli, boschi con al centro l’agricoltura biodinamica. Qui si seguono le fasi lunari, le stagioni, si utilizzano i preparati tipici di una conduzione in regime biodinamico, secondo gli insegnamenti di Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia e di una interessante dottrina che vede la natura come una manifestazione spirituale in continua evoluzione.

All’interno dell’azienda agricola, da 11 anni, vi è poi un asilo e una scuola di indirizzo Waldorf-Steiner, frequentati da bambini della zona.

ph. C. Dutton.

All’interno della tenuta sono stati ristrutturate alcune cascine presenti come Borgo Merlassino trasformato in agriturismo, e nel 2017 la Locanda La Raia, una stazione di posta ottocentesca presente in azienda, a firma dello studio deamicisarchitetti di Milano.

Sono 12 le camere, arredate ognuna in un sapiente mix and match di antico, vintage e design contemporaneo, adatte a un target internazionale appassionato di bellezza, natura e buona tavola.

Vi è poi la spa della Locanda, con sauna, bagno turco, sala trattamenti e palestra che si affacciano direttamente sulle colline del Gavi.

A Locanda La Raia vi è anche un ristorante guidato dallo chef stellato Tommaso Arrigoni, che propone ricette stagionali a base di prodotti dell’azienda e locali, come anche una cucina di confine tra Liguria e Piemonte, secondo la tradizione gastronomica del Gavi.

La ristrutturazione ha coinvolto anche l’outdoor con un primo giardino d’ingresso che ricostruisce la forma di una grande foglia attraverso la piantumazione di sole erbe aromatiche quasi a reinterpretare il giardino all’italiana. Il secondo giardino, più ampio, che confina con i vigneti, è stato ideato da Coloco, un gruppo di allievi e collaboratori del paesaggista francese Gilles Clément, con la selezione di specie autoctone e legate al mondo agricolo.

Nel 2013 è stata creata La Fondazione La Raia dedicata ad arte, cultura e territorio, che propone convegni e conferenze pubbliche dedicate alla cultura del paesaggio e promuove la realizzazione di opere site specific di artisti internazionali.

Artisti, filosofi, paesaggisti, fotografi e architetti vengono accolti nella natura e nel paesaggio della tenuta lasciando poi le loro riflessioni che diventano mostre, opere d’arte temporanee o permanenti.

Remo Salvadori, artista toscano noto in tutto il mondo come esponente di una generazione successiva all’Arte Povera e al Concettualismo, ha creato alcune opere tra le quali “Il Sabato piantare il cipresso…”, un giardino in marmo, acqua ed essenze, tra i vigneti.

Le opere di Remo Salvadori, Koo Jeong A., Michael Beutler, Adrien Missika e Francesco Jodice si possono incontrare durante una visita o una passeggiata tra i vigneti e sono visibili al pubblico su prenotazione.

Seguendo la vinificazione e viticoltura biodinamiche La Raia produce tre tipi di Gavi D.O.C.G. che custodisce in un edificio costruito secondo alcuni insegnamenti della bioarchitettura: 2.500 metri quadri di superficie coperta, un progetto contemporaneo di Ivana Porfiri fatto di acciaio, legno lamellare e vetro, con lacollaborazione dell’architetto austriaco Martin Rauch che ha anche partecipato alla realizzazione della cantina. Ha costruito infatti un particolare muro in argilla con l’antica tecnica del pisé, tipica di quelle zone, secondo la quale la terra battuta viene compattata, strato dopo strato, all’interno di casseri montati gli uni sugli altri fino al termine della parete: la terra de La Raia, frutto di sbancamenti per la costruzione e di terre di campi circostanti, è stata dosata e mescolata per grana, colore e consistenza, regalando una sovrapposizione stratigrafica con un effetto cromatico e materico molto interessante, organico ma anche molto contemporaneo.