Un omaggio alla città e al genius loci, in stile Rockwell.

Nell’ex Hard Rock Hotel a Las Vegas, Rockwell Group ha progettato i Virgin Spaces attorno al casinò principale, una nuova esperienza di ingresso, The Junction, la hall principale, un’area check in, il Commons Club e il Commons Club restaurant, la Shang Room, due bar e le lobby di tutto l’hotel.

Rockwell Group ha scelto di  creare una destinazione di lusso che attinge al contesto più ampio del paesaggio desertico con forme pure e momenti scultorei, con gli spazi pubblici indoor che sfumano il confine tra interno ed esterno con ampie vetrate e terrazze.

Portale di ingresso.

Un nuovo ingresso accoglie gli ospiti con pareti monumentali in terra battuta, un giardino di cactus piantato su una duna e un suggestivo muro geometrico in blocchi. Il fulcro drammatico del grande portale di ingresso è un baldacchino angolare rivestito in metallo dorato riflettente, mentre le piastrelle rosse incorniciano il portale d’ingresso in contrasto con la terra battuta neutra che lo circonda. Nella hall principale un soffitto a cassettoni fluttua in tutto lo spazio creando un’impressionante ambientazione scultorea con cascate di luce che pendono dal soffitto.

Main Junction. Check in reception.

Accanto all’ampia lobby di ingresso, Rockwell Group ha progettato uno spazio più privato: l’Harmony Lobby, che ospita un check-in vip e un bar. Un lungo tavolo co-working di fronte a una boiserie in legno scanalato ha un giradischi e cuffie che invitano gli ospiti a fermarsii, in uno spazio che crea un gioco di sguardi, completamente rivestito in specchi. Si prosegue nel Commons Club con un bar e una sala da pranzo informale che si apre su un’ampia terrazza. Anche qui ritorna il tema del deserto, con finiture in crackle tipo terra battuta.

Ruby Suite Junction.

I tavoli da pranzo sono realizzati con una inaspettata finitura a terrazzo e le nicchie lungo le pareti con sedute più intime sono caratterizzati da dettagli artistici.

La Shang Room, un bar e lounge molto casual ma importante nel disegno, ha posti a sedere e divanetti in tessuto dal colore viola e rosso con una moquette a pelo lungo nell’area di conversazione. Dal soffitto pendono tappeti persiani e il bar principale è nascosto dietro drappeggi scenografici. Le camere del Virgin Vegas sono distribuite su tre torri distintive – Opal, Canyon e la Ruby Tower di sole suite – e sono state progettate dallo Studio Collective di Los Angeles. Rockwell Group nel progetto  ha proseguito il linguaggio giocoso caratteristico del Virgin fin dal 2015, quando la società di progettazione ha ideato il primo Virgin Hotel di Richard Branson a Chicago.