Rispetto dell’ambiente, contestualizzazione e sostenibilità sono i principi progettuali che hanno ispirato Aria Hotel, ultima creazione di Sanjay Puri Architects, studio di architettura con sede a Mumbai e famoso per i suoi interventi ecosostenibili e site specific.

L’hotel si trova a Nashik, un’antica città nel Maharashtra, a circa 200 km a nord di Mumbai, e conosciuta come la capitale del vino. In India, la metà delle cantine e dei vigneti si trova proprio qui, favoriti dal clima mite tutto l’anno. In una posizione unica, l’Aria si affaccia a nord sul fiume Godavari, il secondo per lunghezza dopo il Gange, e verso le colline.

Il progetto ha tenuto conto dell’esposizione del terreno e del dislivello di circa 9 metri, che è stato assecondato posizionando gli accessi , da un lato e dall’altro, uno più elevato rispetto all’altro. Questo ha  minimizzato l’impatto ambientale, ridotto l’erosione del sito e anche l’attività di smaltimento terra. Molto interessante la realizzazione di ampie verande che contribuiscono alla climatizzazione naturale delle sessanta camere e la rotazione dei piani rispetto a un asse verticale che permette l’esposizione ottimale degli ambienti, in modo da favore una perfetta ventilazione dei locali.

Gli spazi sono aperti, collegati da ampi corridoi e da cavedi in modo da sfruttare il più possibile la luce naturale.

Al piano terra, esposta verso nord, si accede a una grande sala banchetti con un ingresso riservato rispetto alla hall, alla quale si ha accesso invece dall’ingresso a sud, posizionato più in alto, al quale si arriva tramite una strada dedicata. In questo modo si tengono separati i flussi interni, garantendo quel giusto grado di privacy alle differenti funzioni. Sfruttando il terrazzamento del terreno, l’ampia sala risulta in parte interrata e coperta da un giardino pensile perimetrato da specchi d’acqua.

L’hotel è realizzato in materiali prevalentemente naturali e reperibili in zona, che omaggiano le tecniche costruttive locali, come per esempio le pietre basaltiche utilizzate per rivestire tutto il basamento e lo stucco in terracotta che riveste le pareti in elevazione. Le pietre basaltiche sono utilizzate anche per rivestire i pavimenti interni. Con differente finitura, lucida e mat, creano un gioco di riflessi che da movimento alle pavimentazioni. Le camere, dallo stile minimal ed essenziali, sono sui toni dei grigi con pavimenti in parquet.

Le camere del primo piano, rivolte verso il fiume e le colline, hanno accesso diretto a un’elegante piscina, rigorosa nel disegno e circondata da un deck con un’area relax.

Oltre all’attenzione alla scelta dei materiali e all’orientamento, altre strategie sono state utilizzate per rendere l’hotel il più sostenibile possibile. Il cinquanta per cento dell’elettricità richiesta dall’edificio viene infatti fornita da pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto. Inoltre è stato installato un sistema di recupero delle acque piovane con dei serbatoi di accumulo per permettere il riciclo dell’acqua per gli usi consentiti.

Ph. Dinesh Mehta