Tutto fuori dall’ordinario.

Parla della storia e del contesto nel quale è inserito ma con il linguaggio architettonico e contemporaneo di noa* network of architecture, il pluripremiato studio con sede a Bolzano e Berlino, famoso per i suoi progetti ecosostenibili che nascono da una visione non ordinaria.  È l’Apfelhotel Torgglerhof a Saltusio di Passiria in Alto Adige, la struttura della famiglia Pichler recentemente ristrutturata.

Nel 2014 noa* vince il concorso per l’ampliamento della struttura esistente, realizzando il progetto in più fasi, partendo con la trasformazione del vecchio fienile. Al piano terra, vengono prodotte specialità culinarie tipiche della zona, con alla base uno degli ingredienti più identificativi, le mele, dal quale l’hotel prende il nome. Poi viene dato il via al progetto wellness, successivamente ampliato nel 2020 e sempre in quest’anno le diciotto suite per gli ospiti perfettamente inserite nel contesto naturale e rurale della location.

L’area wellness, chiamata Brunnenhaus, è il nuovo fulcro dell’intera struttura. Dal carattere immersivo, è in parte ipogea e scompare sotto la collina. Vi si accede da nord attraverso una quinta curva in cemento armato contraddistinta da un portale in legno intagliato. Lo spazio wellness si apre verso sud con una facciata in vetro e acciaio che si prolunga in un pergolato ricoperto da gelsomino e nella splendida piscina contornata da pietra di Luserna.

All’interno si apre un’ampia lounge con una fontana centrale in pietra naturale e un camino da cui si raggiungono le docce, gli spogliatoi, e gli spazi dedicati ai trattamenti di bellezza e ai massaggi.

Il piano superiore ospita la sauna finlandese dal disegno curvo e avvolgente e ampie vetrate sull’esterno, la sala relax e il bagno turco. Tramite una scalinata esterna, compresa tra due ali in cemento armato, si raggiunge il giardino e una seconda area wellness.

A est del complesso si trovano le nuove suite con giardino, tre edifici indipendenti con diciotto camere disposte su tre piani. Il linguaggio è quello tipico del luogo ma con un design di facciata che guarda al contemporaneo pur richiamando gli antichi fienili anche nella colorazione scura del legno.

 Le suite al piano terra hanno un ingresso con bagno e zona giorno e notte al piano superiore aperte su una terrazza. Molto importante è il rapporto con la natura: grandi finestre collegano l’esterno e l’interno quasi senza soluzione di continuità. Bellissima il letto amaca nell’area relax esterna.

Gli interni sono caratterizzati da rivestimenti in legno, superfici e fibre naturali grezze, riproposte anche in esterno con teli di lino che separano in maniera leggera le terrazze. I materiali diventano il  filo conduttore che lega tutti gli ambienti.

Al piano terra e al primo piano si trovano quattro ampie camere per gli ospiti e due suite con zona notte separata. All’ultimo piano, la mansarda ospita la zona notte sul soppalco raggiungibili tramite una scala attrezzata caratterizzata da una splendida ringhiera metallica lavorata.

L’hotel e il ristorante già esistenti sono stati arricchiti di nuovi padiglioni che sconfinano nel giardino. Sono state create due aree con pergole chiuse e riscaldate e pergole aperte con spazi ombreggiati intorno a una piazza.

L’arredamento richiama un giardino d’inverno con il soffitto in legno che diventa supporto per piante a cascate e corpi illuminanti. Lo spazio aperto è suddiviso da scaffali a giorno a tutta altezza, divisori ma anche libreria. Anche le sedute rispondono a una libertà progettuale con forme e tipologie differenti.

“Il progetto riflette lo spirito e la passione di un’intera famiglia, il cui obiettivo è far sentire le persone davvero come a casa e non solo come ospiti. Insieme a noa* è stato possibile creare per questo luogo speciale un’architettura ricca di sensibilità, che non sottrae alla natura il suo spazio, ma vi attinge per creare un’entità unica, legata alla storia e fedele alla propria identità”.

ph. Alex Filz.