Il club più esclusivo al mondo in una ex chiesa metodista. Tra sacro e profano, Soho House apre la seconda location a Stoccolma.

Nessun cambiamento esterno anticipa la trasformazione di un’ex chiesa metodista nella seconda Soho House svedese: un edificio del 1894 nella zona più fashion di Stoccolma di cui è stata restaurata la struttura originale, con alti soffitti a volta, vetrate colorate, colonne e dettagli dipinti sulle pareti in pietra, e che nei suoi 1430 metri quadrati ora accoglie, su tre livelli, il club più esclusivo del mondo: la Biblioteca al piano terra con l’attiguo Club Cecconi’s, il ristorante che fa parte della famiglia Soho House dal 2004, e che ha aperto lo scorso anno una location a Roma; la zona relax al mezzanino, la reception e il club vero e proprio nello spazio centrale del primo piano. È questo il livello di accesso, raggiungibile dalla strada grazie a una scala elicoidale rivestita in radica, ma anche l’ampio spazio con soffitti a volta ogivale nel cui centro si staglia su quattro livelli l’imponente lampadario in lino progettato dal duo di designer svedese-americano Sofia Olsson e Cassandra Bradfield.

Il piano del club è collegato alla zona privè del mezzanino tramite un’elegante scala a spirale. Il piano terra accoglie l’House Studio, un piccolo spazio a disposizione dei soci con pareti e soffitto decorati con tessuti stampati su disegno e comode poltrone girevoli Soho Home Garret rivestite in bouclé. A completamento la grande terrazza con piante a traliccio e numerose sedute lounge, rivestite con tessuto stampato personalizzato by Trine Tronhjem e Liv Rømer, per poterne usufruire tutto l’anno. L’ area all’aperto è costellata da lampadari in vetro marmorizzato, applique di ispirazione svedese color senape e da una palette colori comprendente il rosa perla e il verde foglia di tè accoppiato a sfumature più tenui. I colori stagionali di Stoccolma ispirano invece gli interni enfatizzati dai tessuti dei designer svedesi Josef Frank e Cathy Nordström e dei designer danesi Nina Bruun e Tronhjem Rømer nelle tonalità rosse, gialle, verdi, blu e viola delle vetrate della chiesa.

Lo stile e la forma degli arredi ripropongono il classico scandinavo: tavolini in marmo cloudy green e arredamento in legno per il club, mentre i piani dei tavolini del mezzanino brillano del Granito Patagonia e del Rosso Luana della Versilia accompagnati da poltrone rivestite con stampa barranquilla di Josef Frank. Al centro della sala, due divani dalle forme curve rivestiti in cotone misto lana disposti attorno a un tavolino in marmo su misura. Arredo e illuminazione vintage sono stati creati da designer provenienti da tutta la Scandinavia come Hans Bergström, Hans J. Wegner e Jac van den Bosch. Le lampade sono decorate con tessuti e paralumi pieghettati di ispirazione svedese. I pavimenti sono in legno di pino recuperato in sintonia con la pavimentazione originale della chiesa.

La biblioteca del piano inferiore si ispira invece a un salotto di una tipica casa svedese: pannellatura originale in legno, sfarzose tende color senape, grandi poltrone con poggiatesta laterali, divano arancione incassato all’interno dei pannelli delle pareti, lampadari in vetro fumé, tavolini in radica decorata con marmo Verde Luana. Su tutto domina il bar con fronte laccato simile a una scacchiera contemporanea a blocchi di colore e piano in ottone massiccio. E non finisce qui. Lo stile decor è proprio anche del Cecconi’s Club con il pavimento a mosaico a strisce verdi, bianche e color melanzana, le sedie in tessuto a righe verdi e bordeaux by Kjellerup, gli sgabelli da bar in colore rosso intenso e il bancone con piano in marmo di Carrara e pannello frontale in legno smerlato. Come tutte le Soho House anche qui è presente una ricca collezione d’arte con oltre 70 opere realizzate esclusivamente da artisti svedesi che sono distribuite lungo tutte le scale con soggetti spiritosi e talvolta sovversivi. Dal soffitto principale della chiesa pende anche la grande installazione di tre metri di Bella Rune realizzata in mohair di seta tinta con i coloranti alimentari di Kool-Aid. Come tutte le Soho House non potevano mancare le camere che sono dislocate in un hotel convenzionato. Una sorta di hotel diffuso!