Si ispira al Deutscher Werkbund e omaggia le pioniere del movimento, l’Aparthotel del gruppo Locke è la nuova idea di ospitalità just like home.

A  Monaco, apre il primo Schwan Locke Munich del gruppo Locke che ha aperto la sua prima proprietà nel 2016 e che ora vanta varie location in Europa con nuove aperture previste a Lisbona, Dublino, Berlino e Copenaghen.

Gli interior sono curati da Fettle Design, lo studio con sede a Londra e Los Angeles, guidato da Andy Goodwin e Tom Parker. Il nuovo Aparthotel di 151 camere e tre suite risponde alla filosofia di Locke di creare spazi di connessione tra il viaggiatore e  la rete locale attraverso un design consapevole e un programma culturale condotto a livello locale  con offerte gastronomiche che esaltano il tessuto sociale di ogni location. I monolocali proposti hanno tutti cucina attrezzata, spazi di lavoro e lounge che offrono agli ospiti una maggiore autonomia rispetto a una tradizionale stanza di albergo.

Fettle Desig. Andy Goodwin e Tom Parker. Ph. Mark Cocksedge.

Per il design, Fettle si è ispirato al movimento Deutscher Werkbund, che ha avuto inizio proprio a Monaco agli inizi del XX secolo con l’obiettivo di coniugare la produzione industriale con l’artigianato tradizionale per realizzare oggetti funzionali, di design e disponibili alle masse.

Gli spazi creati da Fettle rendono omaggio a questi principi, integrandoli con il posizionamento dell’hotel, le esigenze del brand Locke e il design contemporaneo. Il risultato è una interpretazione del moderno che si riflette in dettagli come il banco bar, la caffetteria e in molti pezzi di illuminazione.

Ma il Shwan Locke Munich è anche un omaggio alle donne pioniere del movimento, come la fotografa Marianne Brandt e Lilly Reich, nel consiglio di amministrazione del gruppo.

L’artista locale Veronika Grenzebach ha proposto i loro ritratti in quadri esposti alle pareti sia delle stanze che delle parti comuni reinterpretandoli con uno stile femminile e una tavolozza di colori vivace.

Le aree comuni al piano terra sono studiate in maniera flessibile in modo da permettere all’ospite varie attività: lavoro, relax, colazione, pranzo e cena. Per questo motivo lo studio del design ha portato a creare vari scenari creati con differenti tipi di sedute e di illuminazione.

La hall è un chiaro omaggio al Deutscher Werkbund, ispirato a dettagli presenti nell’esposizione del 1914: pareti rivestite con specchi a strisce verticali e pavimento in ceramica bianca e nera. Il soffitto è dipinto di verde con corpi illuminanti a soffitto che riflettendosi negli specchi creano un effetto infinito.

Sia negli spazi comuni che negli appartamenti si è giocato con il contrasto tra il colore chiaro dei  pavimenti in rovere e i rossi, gialli, blu che riprendono le tonalità care al primo Movimento Moderno. Tutti gli imbottiti sono realizzati su misura, in pelle e tessuti e struttura cromata.

Gli appartamenti riprendono il linguaggio delle aree comuni. Sono giocati sui toni del verde e dei blu alle pareti e soffitto che viene contrastata dai colori delle sedute e delle testiere dei letti studiati entrambi con finitura scanala e di uguale colore. Tutti i mobili sono tailor made dai comodini agli armadi all’ angolo cucina.

La caffetteria e la reception si aprono subito dopo la hall. La caffetteria ha un grande banco con piano in marmo e alzate in rovere e rattan con la parete posteriore in mosaico con piastrelle bianche esagonali. Le lampade a soffitto in cromo e vetro opalino con chiaro riferimento al Werkbund.

Interessante il banco bar, con lavorazione tradizionale, appoggiato su un pavimento in piastrelle bianche e verdi che delimitano lo spazio. Il pavimento in rovere chiaro fa da connessione tra i vari ambienti.

Il banco bar ha sgabell cromati imbottiti e basi scanalate, tutto su misura,  con pareti che tingono dal crema al rosa  e il soffitto che  passa dal grigio chiaro della lounge al rosso intenso ripreso anche negli zoccolini e architravi.

Una caratteristica importante dell’edificio è il grande cortile centrale a cui si accede dalla caffetteria e dalle aree bar e lounge, dove si può cenare immersi nel verde. Le finiture sono pulite e semplici e prevedono diverse tipologie di pavimentazione in pietra. I posti a sedere si alternano tra divani lounge e sedie da esterno rivestiti in tessuti vivaci.

ph. Lennart Wiedemuth – camere.

ph. Edmund Dabney – suite e aree comuni.