
Hotel Miss Fuller a Paris. Art Nouveau in un’ode a Loïe Fuller.
Un’ode alla “Signorina Fuller”, ballerina e coreografa che rinnovò l’arte della danza durante la Bella Epoque. 48 stanze decorate da artisti contemporanei in perfetto stile Art Nouveau.
Dietro la sua magnifica facciata in pietra, progettata dall’ architetto Louis Arthur Marnez (1856-1950) nel 1894 in stile Art Nouveau, l’Hotel Miss Fuller, a due passi dall’Arco di Trionfo, attualizza oggi i codici di questo movimento artistico, rimanendo fedele alla sua data di creazione. Ogni piano dell’ hotel Miss Fuller è una totale immersione nei colori e motivi disegnati da quattro artisti invitati alla decorazione dell’hotel. Una quinta artista, invece, ha creato un’opera d’arte immersiva nel cuore del lounge bar al piano terra.

Per Carine Tissot, presidente e fondatrice della Drawing Hotels Collection, società che gestisce il Miss Fuller, e amministratore delegato di Drawing Now Art Fair, è inimmaginabile avere un’attività alberghiera senza arte. Infatti, tutte le strutture del gruppo, il Drawing Hotel e il Drawing House sempre a Parigi, sono state concepite, progettate e create insieme ad artisti e designer in collaborazione con lo studio di architettura Nido. Gli artisti ospitati hanno creato liberamente opere per i corridoi, i ristoranti, la piscina, le testiere dei letti e persino hanno immaginato nuove carte da parati e tappeti. Gli hotel sono un invito al viaggio, fughe artistiche dove l’arte può essere trovata su ogni piano e in ogni sogno.
Non posso immaginare un’attività alberghiera senza arte.
Il Miss Fuller è un’ode a Loïe Fuller, nata il 15 gennaio 1862 a Fullersburg in America, ballerina e coreografa americana famosa per le sue innovazioni artistiche ed estetiche. Dopo una carriera a teatro negli Stati Uniti, si dedicò alla danza e si trasferì a Parigi nel 1892, dove ottenne un immenso successo. Pioniera della danza moderna, incantò il palcoscenico delle Folies Bergères con le sue danze all’avanguardia per i tempi. Con l’interazione di sete ed effetti di luce creava forme fluide e ondulate. Le sue esibizioni resero la Miss Fuller una figura centrale nella scena artistica parigina della Belle Époque e dell’Art Nouveau e ispirò artisti di molti campi, tra cui pittori, scultori, scrittori e ballerini tutto il mondo. Pioniera del femminismo, il suo lavoro è stato celebrato da pittori come Auguste Rodin, Henri de Toulouse-Lautrec, e persino i fratelli Lumière.


Ad accoglierci all’ingresso la maestosa parete in vetro piombato realizzata dell’artista Jacques Gruber (1870-1936), che rappresenta il segno astrologico dell’Acquario e che preannuncia il viaggio nell’hotel.
Il piano terra dell’hotel Miss Fuller è illuminato naturalmente dal lucernario in vetro che cattura la luce zenitale dal cortile interno dell’hotel e dal patio .
Nel cuore del Miss Fuller, la lounge bar sorprende con un bancone rivestito in piume azzurre di ceramica, un evidente citazione ai costumi della ballerina coreografa. Le pareti nello spazio ovale della lounge sono state completamente trasformate dall’opera pittorica dall’artista Raphaëlle Peria. Un’esplosione di natura al cambiare delle stagioni. Dai boccioli della primavera all’estate rigogliosa, dai colori caldi dell’autunno all’inverno innevato, la natura è un vero spettacolo da ammirare.

Al primo piano, l’artista Camille Chastang gioca sui contrasti. Mentre il corridoio è ricoperto di carta da parati in bianco e nero punteggiata di cammei, la camera da letto è un insieme di colori: fiori rigogliosi ricoprono le pareti, riecheggiando perfettamente la carta da parati del periodo Anni ’20 e i colori degli abiti della signorina Fuller durante le sue esibizioni.



Al secondo piano, l’artista Fabrice Cazenave invita al riposo. Il corridoio è una veduta notturna dipinta a carboncino. La camera da letto è stata realizzata con la tecnica della sottrazione di materiale dal supporto in grafite, sul quale l’artista ha disegnato due piante che favoriscono il sonno: la verbena e la camomilla.

Al terzo piano, l’artista Chloé Dugit-Gros dispiega il suo vocabolario grafico attraverso un lessico di forme ispirato all’Art Nouveau. Le pennellate sul tappeto sono un’eco perfetta della geometria delle pareti con la ripetizione di fiori e forme che invitano alla scoperta.
Al quarto piano, l’artista Camille Fischer introduce a un viaggio e gioca con il positivi e il negativi dei suoi disegni; e anche qui la natura abbonda.

Il quinto piano ospita quattro suite duplex con eccezionali viste sui tetti di Parigi, ognuna creata con le opere di artisti ospitati nell’hotel in fase di realizzazione durante il periodo di pandemia
L’arredamento di ogni stanza è stato accuratamente selezionato nel rispetto di artisti del tempo che hanno contribuito a realizzare l’Art Nouveau. Il metallo curvato, un omaggio all’arte di Hector Guimard (1867-1942), è utilizzato per le gambe del tavolo a volute. Una magnifica parete di vetro, che rivisita queste stesse forme, nasconde un armadio e l’accesso al bagno. Il legno naturale è utilizzato per i comodini e la testiera rivestita in pelle è in armonia con l’opera dell’ebanista Louis Majorelle (1859-1926). La lampada a sospensione in vetro colorato con frange sopra il tavolo e gli apparecchi di illuminazione nelle camere da letto sono un omaggio al maestro vetraio Émile Gallé (1846-1904), mentre la consolle riflette le forme arrotondate e naturali dell’orafo René Lalique (1860-1945). Le sedie in rattan intrecciato, invece, sono direttamente ispirate alla popolarità di questo materiale sostenibile sin dal XIX secolo.
ph. Nicolas Anetson.
In apertura: particolare della lampada a sospensione sopra i tavoli nella lobby. ph. Mathieu Fiol.
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