Due stabili, rispettivamente del 1700 e del 1800, per un totale di 34 posti letto suddivisi in 16 camere: questo è Palazzo Matà, frutto dello spirito imprenditoriale di Angelo Matacchiera. Ne parliamo con il consulente Andrea D’Angelo che ha seguito il progetto.

La tipologia dell’albergo diffuso è di recente diffusione in Italia e in Europacaratterizzata da una struttura centrale e dalla dislocazione di stanze dislocate nei centri storici entro un raggio di 200 metri. Oltre al nucleo centrale Palazzo Matà offre infatti ospitalità anche in altre camere situate a poco meno di 200 metri dalla struttura principale. 

Palazzo Matà è dotato di sedici stanze e trentaquattro posti letto distribuiti in più edifici storici del 1700 e del 1800 sapientemente ristrutturati e collegati tra loro. Aperto dall’1 giugno, per la stagione estiva è già sold-out.

“La soddisfazione prima di tutto viene dall’aver riqualificato un palazzo in decadenza e, con esso, tutta l’area circostante – spiega Andrea D’Angelo, il consulente Teamwork che ha seguito il progetto – grazie a un modello imprenditoriale innovativo e visionario. Si può parlare di un boutique design hotel in modalità diffusa, dove la vocazione local incontra gli standard internazionali e i trend più all’avanguardia. Così come il modello imprenditoriale tipicamente famigliare si sposa con una visione aziendale di più ampio respiro”.

“Il nome della struttura – prosegue D’Angelo – richiama il mare e il nome della città, dal momento che è proprio questa la sua particolarità: la location in pieno centro ma vicinissima al mare. Il risultato è anche il frutto della sana follia di Angelo Matacchiera, che ha creduto e investito in questo importante progetto che diventa un grande valore aggiunto per tutta la città”.

La consulenza tecnica è stata curata da Hospitality Project e il progetto grafico a Ilenia Montanari, mentre l’online distribution è stata interamente affidata a Hotel Performance.