Tre delle destinazioni turistiche più conosciute d’Europa rivelano come hanno sfruttato l’analisi dati per sviluppare strategie di marketing fondate sui fatti, piuttosto che su intuizioni.

Fare marketing territoriale senza appoggiarsi all’analisi dei dati è un po’ come giocare alla roulette. Il risultato è una mera questione di fortuna.

Ma se si parla di grandi destinazioni turistiche, non c’è spazio per i giochi di fortuna. 

Il cosa, il come e il quanto di una qualsiasi azione di marketing territoriale, anche la più piccola, devono avere un loro perché. E solo i dati, le tracce online e offline lasciate dai visitatori, sono i fattori utili a determinare i perché.

Lugano, l’Emilia Romagna e la Puglia sono tre ottimi esempi di come il tracciamento e l’analisi dei dati con strumenti per destinazioni turistiche come Data Appeal Studio – la piattaforma per l’analisi territoriale sviluppata da The Data Appeal Studio – possano aiutare concretamente una destinazione turistica a fare marketing territoriale.

Lugano e i dati del sentiment durante la pandemia

Lugano, con i suoi laghi, le montagne, le specialità svizzere, non ha mai smesso di lavorare sodo per mantenere alto il livello di attenzione sulla sua offerta turistica. Anche nel periodo più duro della pandemia. 

Come racconta un approfondimento di Ticino Welcome (Pag. 72 N.67 – set/ott 2020), molti progetti sono stati congelati, ma altrettanti ne sono stati portati avanti. Per tenere viva la curiosità dei viaggiatori, l’ente ha continuato a lavorare via social per ispirare sogni e avventure da riprendere in mano una volta che l’emergenza fosse passata.

Quando è arrivata l’estate, le campagne social hanno dato il loro frutti. La regione si è riempita di turisti e sfruttando le analisi dati, ha monitorato l’andamento del sentiment generale in relazione ai pernottamenti, la composizione del target e i trend della stagione, utili ad affrontare anche i prossimi mesi.

Visit Emilia e la corretta percezione della destinazione

Pierangelo Romersi, Direttore di Visit Emilia, l’ente che si occupa della promozione e della commercializzazione dell’offerta turistica emiliana, ci ha spiegato che quando ha assunto il suo incarico attuale, ha subito sentito la necessità in investire in uno strumento che fornisse dati oggettivi per capire qual era la vera percezione della destinazione da parte dei visitatori.

Una scelto importante per sviluppare i piani di marketing territoriale in modo più consapevole e portare prove tangibili dei risultati ottenuti agli stakeholder.

“Era indispensabile capire e far capire quale immagine stavamo dando del territorio ai potenziali turisti, Avevamo bisogno di condurre un’analisi approfondita, basata su dati raccolti in tempo reale, comprensivi delle recensioni lasciate dai visitatori sul territorio” ha dichiarato Romersi.

Così Visit Emilia ha iniziato ad analizzare l’andamento del sentiment generale della destinazione e dei singoli comparti (hospitality, ristorazione, attrazioni e attività), i trend di prenotazioni, la composizione del target e i competitor.

I dati in tempo reale forniscono anche preziose informazioni per verificare l’efficacia e la ricaduta sul territorio delle azioni strategiche messe in atto.

L’ascolto degli utenti: un tassello fondamentale per gli operatori pugliesi

Pugliapromozione, l’agenzia regionale del turismo della Puglia, ha iniziato un processo di attenta analisi dati con il lancio del Piano Strategico del Turismo Puglia 365, 2016 – 2025.

Prima di investire in uno strumento professionale di analisi territoriale, le uniche informazioni che la Puglia aveva a disposizione sulla percezione del territorio venivano raccolte con incontri territoriali e attraverso i racconti degli infopoint. Il tutto a livello analogico.

Senza uno strumento idoneo all’ascolto della rete, ci perdevamo la voce dei viaggiatori e degli operatori online. – ha raccontato al team di Data Appeal Bianca Bronzino, funzionario innovazione dell’agenzia – Volevamo che gli operatori capissero che la reputazione dipende dal modo in cui ognuno di loro, ognuno di noi, accoglie i clienti; e che agissero di conseguenza, per migliorare l’accoglienza della Puglia tutta.”

Oggi che la Puglia ha adottato un approccio data-driven, il marketing territoriale viene pianificato in base ai dati raccolti sui visitatori e i report generati dagli strumenti adottati sono diventati un punto di riferimento e di coinvolgimento attivo per tutti gli operatori della filiera.