Hara Life. L’albergo diffuso per recuperare il territorio.
Un nuovo modo di gestire e sviluppare il territorio verso nuove forme di ospitalità. In via di realizzazione in Trentino, il primo intervento Hara Life. Un albergo diffuso con qualità e servizi luxury.
Antoine De Saint-Exupéry, scriveva: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”.
È proprio questa nostalgia per una vita sostenibile, più sintonica con le esigenze primarie di appartenenza e di sicurezza, in armonia con la natura e con la comunità, che ha guidato il progetto Hara Life, il modello immobiliare finalizzato al recupero architettonico dei borghi storici.
Il modello propone l’integrazione tra ricettività diffusa e nuova ospitalità ponendo al centro l’equilibrio e il benessere della persona.
Tutto nasce a Sclemo nel Parco dell’Adamello Brenta, patrimonio e riserva di biodiversità Unesco per la flora e la fauna, non una destinazione turistica, ma un territorio ancora autentico e per larghi tratti incontaminato, immerso nella natura, ove si percepisce una pervasiva sensazione di benessere.
Dal desiderio di offrire a molti questa sensazione di benessere, che nasce dall’equilibrio tra uomo, natura e comunità, parte nel 2020 il progetto di rigenerazione di questo borgo, ormai quasi disabitato, applicando un approccio critico conservativo, trattando ciò gli edifici esistenti al pari di opere d’arte.
L’idea è semplice come tutte le idee rivoluzionarie.
La proposta prevede un investimento garantito dalla formula Buy-to-Let&Sell.
Contestualmente all’acquisto di un immobile il cliente stipula con Hara Life un contratto di Rent-to-buy che lo impegna a rivendere dopo 10 anni al prezzo strike +30%. Per tutta la durata del contratto il cliente gode di un benefit per l’uso di un appartamento nel Borgo senza doversi occupare di manutenzioni, utenze, pulizie e con tutti i servizi di un hotel sempre disponibili.
ll modello ricettivo proposto è quello extra-alberghiero dell’albergo diffuso: tante abitazioni, altamente confortevoli, a basso consumo, e con tutta la tecnologia che serve, a gestione centralizzata, attraverso il recupero di strutture abitative in centro storico, senza consumo di suolo, a zero impatto ambientale, mantenendo l’integrazione con l’ambiente e rispettandone le tradizionalità.
Il risultato vedrà un resort 4s con 100 posti letto e la possibilità di ulteriore sviluppo fino a 100 unità complessive; un ristorante fine-dining, un bistrot, un wine-bar con cantina, una spa, un centro benessere, spazi smart e co-working, un parco naturale con biolago e piscina.
Entro la stagione 2024 sarà completato l’intervento edile affidato a Design International – Davide Padoa, e Flavia Brenci – per quanto riguarda il progetto architettonico e a Gian Paolo Venier di Otto Studio per l’interior design.
Un modello che in un solo anno ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in quanto virtuoso e pienamente sostenibile, replicabile, scalabile, e soprattutto inclusivo.
Diversamente da un albergo “esclusivo” in cui si vivono esperienze uniche, ma lontane dalla normalità di ciascuno, nell’Albergo Diffuso Hara Life si vivranno esperienze autentiche perché in connessione con l’ambiente circostante, la natura e le persone.
Questo l’obiettivo espresso del progetto richiamato anche dal nome scelto, Hara, concetto giapponese che indica il punto di equilibrio tra se stessi, la natura e la comunità circostante.
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