Ruby Hotels sbarca in Italia con Ruby Bea Hotel & Workspace che riflette l’identità artistica e intellettuale della città prescelta: Firenze. I toni caldi della terracotta, del rosso e dell’oro delle aree comuni e alcuni escamotage prospettici proiettano la struttura nel Rinascimento fiorentino.

Il palazzo ottocentesco ristrutturato dallo studio Genius Loci Architettura – già artefice del recupero architettonico dell’edificio in cui è ospitato il 25hours Hotel a Firenze – con l’interior design dell’hotel e workspace progettato dal team guidato da Matthew Balon fanno rivivere forme e colori del Rinascimento fiorentino.

Ruby Bea prende il nome dalla donna amata da Dante Alighieri, Beatrice. Ce lo ricorda il bancone del bar.

A Firenze, Ruby Bea Hotel & Bar e Ruby Dante Workspace già nel nome rivelano quanto il genius loci sia stato d’ispirazione per la prima struttura realizzata in Italia dal gruppo tedesco Ruby con il suo team interno di progettazione. Quello con Ruby è un viaggio nel tempo già solo attraversando i tipici portici fiorentini del piano terra e dove si sperimentano prospettive diverse proprio come quelle degli artisti che hanno rivoluzionato la storia dell’arte.

L’hotel mescola eleganza, comfort e i toni caldi della terracotta, del rosso e dell’oro per ricreare le atmosfere rinascimentali. Il bar è impreziosito da una collezione di specchi convessi, parte di un’installazione artistica interattiva che distorce in modo giocoso le prospettive con angolazioni inaspettate, tema ricorrente in tutta la struttura, e ha accesso diretto alla terrazza esterna con vista panoramica.

L’atmosfera internazionale del nuovo hotel di Firenze.

Al dinamismo delle aree comuni, arricchite di elementi decorativi come binocoli d’epoca, bilance e gabbie decorate per uccelli, si contrappone la tranquillità delle 118 camere di cui quelle Maisonette in versione duplex per sfruttare al meglio l’altezza dei soffitti. Le stanze sono differenziate in cinque tipologie in base alla dimensione e configurazione.

Numerosi i tocchi giocosi inseriti nei diversi ambienti dell’hotel.

Nelle camere, caratterizzate da docce in vetro a vista e tonalità chiare, è evidente il concetto di lean luxury della compagnia alberghiera che si basa su tre fattori: posizione privilegiata, design accattivante e servizi di qualità focalizzati sull’essenziale.

L’hotel dispone di 118 camere suddivise in cinque tipologie.

Qui gli ospiti, oltre ad approfondire il concetto di prospettiva attraverso i libri messi a loro disposizione, possono viverlo visivamente esplorando le varie installazioni artistiche interattive dell’hotel con appositi occhiali 3D.

Il rooftop dell’hotel.

Il Ruby Dante Workspaces, l’ottavo spazio di co-working di Ruby e il terzo abbinato a un Ruby Hotel, è attrezzato con 36 postazioni di lavoro, aree pubbliche, sala riunioni e una terrazza sul tetto usufruibile per lavorare all’aperto o per rilassarsi. Le zone pubbliche sono caratterizzate da arredi vintage, da un’illuminazione puntuale e da un’isola con cucina che rappresenta il vero cuore pulsante dello spazio di lavoro.