In origine una residenza privata in un palazzo in stile Liberty dei primi anni Venti, Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts è oggi un raffinato boutique hotel nel cuore di Verona che nel tempo ha saputo conservare la sua storia e il suo fascino unico e che ora riapre le sue porte in una veste rinnovata, grazie a una sapiente opera di restyling. Il progetto è firmato THDP, pluripremiato studio con sede a Londra e Torino, specializzato in progetti di hospitality.

THDP – Manuela Mannino e Nicholas Hickson.

Grand Hotel Des Arts è una struttura a marchio Hotel Indigo®, parte della catena internazionale IHG InterContinental Hotels Group, brand abbracciato per il restyling dell’albergo oggi gestito e appartenente al portfolio di HNH Hospitality. L’attenzione rivolta al contesto storico e culturale nel quale è inserito l’hotel, oltre alla forte personalità che contraddistingue il marchio Hotel Indigo®, hanno guidato l’intera opera di restauro. Il brand Hotel Indigo è infatti legato profondamente al territorio in cui gli hotel sorgono e alla loro storia, selezionando strutture contraddistinte da una forte personalità, unicità ed ecletticità, proprio come il Grand Hotel Des Arts.

Hotel Indigo – Grand Hotel Des Arts prende il suo nome dell’ampia collezione di opere d’arte che vi hanno trovato dimora in questi anni, dislocate in tutti gli ambienti, dalla hall alle sale fino al giardino interno, tra cui pitture e sculture di artisti molto famosi quali Ciardi, Cascella, Minguzzi, Manzù, Purificato, Murer, Arnoldi, Pomodoro e molti altri, oltre alla presenza di mobili e arredi di notevole valore.

Il progetto di restyling, sviluppato in collaborazione con lo studio THDP, specializzato in architettura e interior design con base a Torino e Londra, ha bilanciato con cura il nuovo e l’antico, rivelando, ove fosse opportuno, la storia dell’edificio originale e dando valore alle opere d’arte presenti. Per l’allestimento della collezione d’arte all’interno dell’hotel, gli architetti si sono ispirati al progetto museale di Carlo Scarpa della Gipsoteca Canoviana di Possagno (TV) che ha introdotto il ferro battuto e il legno per piedistalli e basi di appoggio delle opere e l’uso di una forma esagonale per la segnaletica interna.

L’installazione ha una narrazione che parla di un grande capolavoro della storia dell’interior design: gli ospiti potranno infatti apprezzare e imparare tanto dall’opera d’arte quanto dall’allestimento stesso.

Nella reception il concetto di accoglienza mescola due elementi che convivono nella città di Verona: l’Arena e il teatro di Shakespeare. Quest’ultimo in particolare è stato il riferimento principale da cui gli architetti si sono lasciati ispirare: la scenografia teatrale, con i suoi drappeggi e le “ali” laterali del palcoscenico, è stata trasformata in un elemento di sfondo dei banchi del check-in. Il secondo dettaglio, che ha ispirato lo stile della reception, sono gli archi dell’Arena di Verona e quelli della terrazza di Giulietta, traducendosi in un particolare metallico retroilluminato visibile sul fronte del banco. I colori pastello e i delicati archi a tutto sesto sono stati d’ispirazione invece per le cialde della reception.

Gli ambienti dell’Arya Bar & Mixology si ispirano a elementi comuni alle gallerie d’arte e alle mutevoli scenografie teatrali che unite danno vita a un Lounge bar dall’atmosfera accogliente e affascinante. Il bancone è decorato con cornici riciclate di quadri antichi, mentre la parte superiore è caratterizzata da lampade realizzate da artisti che lavorano il vetro di Murano. La sala colazioni è organizzata con sedute a banquette indipendenti disposte lungo le pareti laterali, sotto le plafoniere e con una grande esposizione di opere d’arte che si ispirano alla natura. Il buffet e la postazione caffè sono nuovi e indipendenti per rendere lo spazio più confortevole.

La sala è stata rinfrescata sostituendo la pavimentazione con un design contemporaneo a terrazzo, introducendo dei posti a sedere sotto il lucernario e delle comode sedie per rendere la colazione un’esperienza più rilassante e naturale, che dà agli ospiti la sensazione di trovarsi in giardino.

Le camere si contraddistinguono grazie a forti contrasti tra le pareti e le testate del letto caratterizzate da ampie decorazioni che le rendono elemento centrale. Nelle camere Standard l’ospite viene accolto da una testiera in tessuto oversize: il nuovo e audace stile della stanza è ora colorato e invitante. La forma è infatti ripresa dalla “merlatura” a forma di cuore del ponte di Castelvecchio. Nelle camere Premium l’ispirazione per la testata del letto deriva dagli affreschi paesaggistici del Veronese, simili agli acquerelli che si trovano a Villa Barbaro a Maser (TV), Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che ritraggono la campagna dai colori brillanti appena fuori città. Nelle Suite l’ospite viene invece accolto dall’imponente testiera in tessuto oversize che ricorda gli archi dell’Arena di Verona ed è incorniciata da due applique ispirate ai lampioni storici.

Il romantico giardino interno, grazie alla sua quiete, è la location ideale per rilassarsi dopo una giornata trascorsa a esplorare le bellezze di Verona e per sorseggiare un gustoso aperitivo, sapientemente preparato dal bartender dell’Arya Bar & Mixology. Nel complesso, l’opera di restyling è stata fortemente guidata dalla storia di Verona, dal suo legame romantico con Romeo e Giulietta, dal teatro, dalle linee uniche dell’architettura liberty e dall’impareggiabile bellezza della città.

ph. Janos Grapow

ph. portrait Linda Scuizzato