Le sfide del futuro nei progetti di 600 giovani designer al SaloneSatellite 2022. Nel nome della sostenibilità e dell’inclusività.

Non solo i progetti di giovani designer under 35 ma anche di accademie, scuole, università e laboratori da 48 paesi del mondo. Tutto questo è il SaloneSatellite 2022 giunto alla 23° edizione. Design for our Future Selves è il tema affrontato in modo sperimentale dalla manifestazione. L’invecchiamento della popolazione, il depauperamento delle risorse, l’inquinamento, il cambiamento climatico e l’incremento dei disturbi di salute mentale sono stati affrontati con occhi e idee nuove in connessione con oggetti o mobili capaci di adattarsi a stili di vita in continua evoluzione spesso di fattura artigianale. Ecco alcune proposte.

Atelier Ferraro fa rivivere gli scarti di produzione dell’alluminio sotto forma di scaffali minimalisti e versatili. The form follows the rest Piazzetta è sempre diverso e unico in base ai pezzi di scarto a disposizione. Dimensioni delle superfici di appoggio e dei sistemi di fissaggio sono variabili.

Andrea Maggiarra con le sedute Victory e Cinzia affronta il problema dell’invecchiamento della popolazione con un approccio al design for all. Tramite una spinta iniziale i braccioli permettono al piano di basculare favorendo l’innalzamento in modo naturale. Il peso di 6 kg permette di spostare facilmente le sedute.

Lani Adeoye nella Ekààbò Colletion fonde arte, artigianato e design creando pezzi fatti a mano che mettono in evidenza il saper fare africano dalla sensibilità contemporanea. Fra le proposte anche il deambulatore RemX che sembra un oggetto d’arredo.

Il coreano Studio Yula ha proposto la collezione YULA X Hundai e Yula X t.t.a con sgabelli, contenitori, tavolini e portafiori in resina dai delicati colori pastello che ne esaltano la leggerezza e le forme eteree.

Elena Bernardi utilizza rifiuti della lavorazione delle aziende di moda per creare complementi d’arredo come la collezione di lampade componibili Teresina, dal nome della nonna, in paglia di Vienna o raffia-cuoio.

Atelier Anna Arpa realizza elementi in legno, composti da soli due pezzi senza uso di connessioni meccaniche né di colle. In particolare in s/m-w reinterpreta la tecnica tradizionale inlay, con un pattern di una miriade di frammenti derivanti da 10 essenze di legname provenienti da tutto il mondo.

Sinapsi è la seduta di Atelier Punto Linea che vuole evocare una sensazione. Una figura snella e leggera realizzata in otto pezzi “invisibili” che tramite il colore, nero totale, e il materiale stimola la reazione positiva da parte degli utilizzatori.

Design consapevole e sostenibile per la produzione di Studiomirei che si avvale di processi industriali e di piccoli artigiani in comunità responsabilizzate. Le lampade Nebula sono realizzate in fibra di banaca, coltivata nelle Filippine e tessuta da una comunità della provincia di Bicol. I proventi dei prodotti sono devoluti a programmi di sviluppo e sussistenza per i tessitori e le loro famiglie.

Lina di StudioNotte viene definita dal suo utilizzatore. È un monolite composto da quattro lastre legate tra loro che diventa una seduta o un tavolino che a loro volta possono essere impilati per creare una libreria modulare. La possibilità di essere assemblata e disassemblata rendono meno rigide le sue forme.

Cucine facili da realizzare, assemblare e spostare in acciaio inox che traggono ispirazione dal design funzionale e minimalista del mondo industriale. I colori, le finiture e i materiali rendono Very Simple Kitchen estremamente flessibile ai più attuali stili di vita.

Attraverso la riproduzione della struttura lamellare dei funghi, con l’aiuto della fotogrammetria e del software 3D, Justus Weber ha individuato il diverso comportamento degli smalti su diverse texture. Il suo progetto Lamellen prova come i diversi angoli di inclinazione della superficie influiscono sul comportamento dello smalto e fanno emergere uno spettro di colori più ampio.

Prodotti esclusivi e progetti completamente personalizzabili sia nella tecnica che nella messa in opera caratterizzano la produzione di De Angelis Design. Vetro è la collezione di specchi che reinterpreta le antiche vetrate. Sulla base a specchio vengono aggiunti elementi geometrici differenti in vetro messi in risalto dalla pietra, dal metallo e dalla madreperla.

Il progetto Bastoni della Facoltà di Design e Arti dell’Università di Bolzano reinterpreta il bastone da passeggio che diventa multitasking. Dalla versione per chi va in bicicletta a quella che può essere utilizzata in coppia sempre di Alessandro Mariotti. Da strumento per il fitness a oggetto di difesa, dall’utilizzo per persone con disabilità e per portare la spesa. Tante soluzioni alcune anche provocatorie.

Finestra di Celina Kroder è ispirata delle idee di Vignelli sulle qualità della riflessione e dell’assorbimento della luce. È un divisorio per ambienti che coniuga l’intensità della luce con lo spazio e permette di influenzare la luce naturale attraverso semplici interazioni. Un dispositivo facilmente adattabile e intuitivo.