Da un progetto di Alessia Garibaldi, il restyling del resort termale di San Casciano ai Bagni in provincia di Siena.

Nel borgo medioevale di San Casciano ai Bagni (Siena), nella Val d’Orcia, si trova il resort termale di Fonteverde con le sue antiche terme dalle proprietà curative. La struttura 5 stelle di Italian Hospitality Collection, affiliata a The Leading Hotels of the World, è stata completamente rinnovata grazie al progetto firmato, per l’interior design e la direzione artistica, da Garibaldiarchitects che ha saputo esprimere, con eleganza e cura dei dettagli, un’armonia speciale di antico e contemporaneo.

I luoghi hanno un’anima determinata dalla situazione geografica, dalle persone che li vivono, dagli usi e costumi secolari che li hanno modellati.

Hanno contribuito al progetto anche le competenze di A.70 per l’architettura, gli impianti, il restauro e la direzione lavori, e GLA per il project management.

Come spiega Alessia Garibaldi, fondatrice di Garibaldiarchitects, “i luoghi hanno un’anima determinata dalla situazione geografica, dalle persone che li vivono, dagli usi e costumi secolari che li hanno modellati. Il progetto qui non poteva che partire dalla storia della grande famiglia dei Medici, che diede i natali a tre papi e a due regine di Francia, e dal palazzo che il Granduca Ferdinando I volle far sorgere nel 1607 su una fonte termale, come omaggio al potere rigenerante dell’acqua”.

E così, i Medici, e la storia di un territorio fiero del suo passato, costituiscono una presenza costante fin dalla reception con i ritratti del Gran Principe Ferdinando I, della moglie Cristina di Lorena e del figlio Cosimo II.

L’area reception è stata riordinata e valorizzata con una nuova carta da parati verde scuro e disegni in oro broccato. Il nuovo progetto di lighting design valorizza le opere di gusto settecentesco su sfondo scuro.

Alessia Garibaldi racconta che “è il luogo, con le sue preesistenze a influenzare il progetto rendendolo indissolubilmente legato alle sue atmosfere e sfumature. Nella rivalorizzazione dei luoghi mi sono ispirata ai dettagli trovati sul posto, cercando di reinterpretarli e declinarli con nuovi elementi in dialogo costante con gli spazi architettonicamente già predefiniti”.

Il suo intervento è stato, paradossalmente, quello di pulire visivamente, semplificare ed eliminare sia le decorazioni pittoriche non originali sia le gamme cromatiche dai toni troppo accesi che in precedenza sovraccaricavano gli ambienti. Nel ripristino dell’atmosfera originale e dello stile sobrio toscano fatto di muri bianchi, cotto, lesene in pietra ed elementi strutturali a vista, fatta eccezione per i soffitti a cassettoni di legno colorati, è stata derivata una palette di progetto che ruota intorno al bianco avorio, il grigio della pietra serena declinato grigio tortora, i colori del cotto e della terra nei rivestimenti in pelle e negli imbottiti. I quadri e gli elementi strutturali emergono così nuovamente dallo sfondo reso uniforme con le due uniche declinazioni dell’avorio e del grigio.

Junior suite.

Il ristorante Ferdinando I è stato ripensato come una orangerie dove gli spazi sono scanditi da grandi finestre e pieni di luce naturale. I nuovi lampadari in paglia di Vienna, le poltroncine rosa cipria, le antiche sedie rinnovate e il dialogo con il verde esterno rendono lo spazio un ambiente eclettico e sofisticato.

Ristorante Ferdinando I.

Nell’ala nuova è stato rinnovato sia il bar il Falconiere sia l’area delle colazioni. Il bar è stato riarredato nel segno del design classico. Nella sala colazioni prevale l’accento provenzale con il colore tenue dell’azzurro ceruleo.

Le camere da letto sono state completamente trasformate rendendole più sobrie nei colori e nello stile. L’atmosfera è radicalmente cambiata: sono state rimosse le moquette, i drappi colorati dei tendaggi e gli arredi che giocavano su colori complementari. È stato scelto un parquet a listoni di rovere chiaro posato su disegno con fasce e le pareti sono ora scandite da modanature in gesso che ricordano le dimore settecentesche e strizzano l’occhio al legame dei Medici con la Francia.

La testata del letto è sottolineata dalla fascia scura, così come i tappeti e le tende giocate sull’elegante contrasto bianco e nero prendono ispirazione dalle modanature dei palazzi toscani e dalle fasce bicolore delle chiese di Firenze e Siena ove tutto è netto, disegnato e ben definito.

I nuovi arredi, dalle forme morbide, sono alcuni più contemporanei e altri più in linea con la tradizione toscana.

Le camere superior giocano su un’atmosfera preziosa ed elegante dal tono più scuro con colpi di luce, prendendo spunto dai fondi scuri dei dipinti settecenteschi illuminati nei visi e nelle lumeggiature dei vestiti. Gli arredi, come i comodini e il desk, si ispirano all’oriente in linea con il gusto antico della stanza delle cineserie.

Nelle suite, sempre diverse per layout e dimensioni, la testata del letto diventa più importante e ampia, ispirata alla tradizione della conciatura delle pelli toscane nelle forme arrotondate delle selle nel colore testa di moro.

Cuore pulsante del progetto è il rinnovo della SPA. Ora vi si accede avvolti da un’atmosfera suggestiva guidati dalle lanterne e dalle nicchie dorate che ospitano l’antica collezione di reperti archeologici tutelata dalla Soprintendenza. Oltre all’accesso alla SPA, anche la reception, l’area relax, le sale trattamenti e i percorsi sono stati completamente ripensati dando un significato contemporaneo alla formula Salus Per Aquam.

ph. Italian Hospitality Collection.