Lo storico hotel milanese, dopo un restyling progettato dallo Studio Mamo, diventa l’hub del quartiere NoLo. Una ristrutturazione tecnologica per una nuova veste sostenibile.

Meta del turismo business e punto di riferimento dell’ospitalità milanese dagli Anni 70, l’Hotel Concorde di Milano ha deciso di reinventarsi affidandosi allo Studio Mamo, che gli ha ridato freschezza e modernità con un importante progetto di ristrutturazione.

Parte del gruppo Antares Hotels, la struttura mira ora a diventare un punto di riferimento nel quartiere NoLo, la zona a nord di Loreto oggetto di un attento recupero urbano e oggi vivace area creativa del capoluogo lombardo. “L’idea di inserire l’hotel nell’ambito del nuovo quartiere milanese è stata proprio dello Studio Mamo – ha dichiarato Remo Eder, proprietario degli hotel del Gruppo Antares – ed è stato proprio intorno a quell’obiettivo che si è sviluppato tutto il progetto di ristrutturazione”.

Grazie a un generale restyling che ne ha rinnovato gli interni e aggiornato la tecnologia, i sistemi di sicurezza e di sanificazione, il Concorde è pronto per accogliere nella sua nuova veste green la clientela business legata ai meeting e agli eventi. Le sue sale accolgono fino a 200 persone.

L’hotel punta a essere anche un meeting point generale in città con l’apertura al pubblico del suo ristorante “The GreeneryRestaurant” e del suo bar.

Il Concorde ha scelto per questo restyling lo Studio Mamo che ha affiancato la proprietà con un progetto di interior design e ristrutturazione cambiandone il volto pur conservando la sua struttura originaria. E anche questa è una scelta sostenibile.

“Abbiamo voluto far vivere la natura all’interno del Concorde, con giardini verticali, pergole bioclimatiche, oggetti e arredi di green design che hanno trasformato il look degli interni”, ha precisato Andrea Mamo, riferendosi in particolare all’aspetto più ”verde”che caratterizza oggi l’hotel.

“Per riposizionare l’hotel abbiamo puntato sulla tecnologia d’avanguardia – ha dichiarato Remo Eder – ma soprattutto abbiamo scelto di legarci al nuovo quartiere NoLo, del quale puntiamo a diventare l’hub per l’accoglienza”.

ph. Azimak Comunicazione.