Formazione nel settore turistico: come far incontrare domanda e offerta? Quali sono le competenze più richieste dalle aziende e i temi che maggiormente coinvolgono i corsisti? Quali le prospettive future? Ne parliamo con Paola De Agostini, Senior Training Manager della 24 Ore Business School.

we:ll: Ciao Paola, nel corso della tua lunga esperienza, quali sono gli aspetti che hai visto maggiormente cambiare nella richiesta formativa in ambito turistico?

Paola De Agostini: Per molto tempo l’unicità, la bellezza e la storia del nostro Paese sono stati elementi sufficienti a sostenere la competitività del comparto turistico italiano, ma oggi la capacità di innovare i modelli di business costituisce uno dei fattori determinanti per lo sviluppo del settore che è stato radicalmente modificato dalle tecnologie digitali. Quello che sta cambiando è che le imprese e gli operatori del settore si stanno finalmente rendendo conto che le competenze digitali non sono più un’opzione e rispetto al passato la richiesta di formazione è molto cresciuta.

we: Quali sono gli argomenti e le tipologie di corso più richiesti?

P.D.A.: L’epidemia di Coronavirus ci ha costretti a gestire in Live Streaming le lezioni che svolgevamo in aula; all’inizio avevamo molti timori: temevamo che i partecipanti trovassero faticoso seguire le lezioni davanti a un pc e che fosse difficile garantire il confronto con i docenti, le esercitazioni pratiche e le logiche di networking tipiche dell’aula.
Abbiamo lavorato molto – insieme ai nostri docenti e anche grazie ai suggerimenti di coloro che stavano frequentando i master- sulla revisione della didattica e devo dire che i risultati ci hanno davvero sorpreso: oggi che sappiamo che da luglio potremo tornare in aula molti studenti ci chiedono di proseguire le lezioni in Live Streaming. Siamo riusciti a creare dei format molto interattivi, alternando nella nostra piattaforma di eLearning lezioni frontali, laboratori, testimonianze, sondaggi, esercitazioni e project work e utilizzando i tool per il lavoro a distanza e le applicazioni per la didattica digitale.

La nostra offerta comprende anche master in presenza e iniziative in self education, ma i corsi in Live Streaming sono i più apprezzati dagli operatori del settore turistico perché consentono di partecipare da qualsiasi luogo in cui si risieda (anche dall’estero), evitando i costi e i tempi di trasferta e senza rinunciare all’aggiornamento professionale e al confronto diretto con docenti e colleghi.
Oltre alle competenze digitali registriamo una forte richiesta di percorsi formativi sulla gestione economica e finanziaria delle attività e una sempre maggiore attenzione alle soft skills, soprattutto nel comparto del lusso.

we: Chi è oggi il partecipante-tipo ai corsi di formazione in ambito turistico?

P.D.A.: Non credo si possa dare una risposta oggettiva a questa domanda: l’offerta della scuola e il suo posizionamento influiscono certamente sul target che intercetta. Nelle nostre aule ci sono molti professionisti del settore che dopo qualche anno di lavoro sentono la necessità di aggiornarsi o approfondire alcune competenze in vista di una crescita di carriera. Abbiamo spesso anche le nuove generazioni di famiglie di imprenditori del settore dell’ospitalità, soprattutto nei master di Management dell’hotellerie, e giovani laureati che desiderano acquisire competenze manageriali per progettare percorsi di carriera nel turismo.

we: Con la massiccia presenza di corsi online facilmente fruibili dal web, qual è il valore aggiunto di un master della BS?

P.D.A.: La prima cosa che mi viene in mente è quella di cui sono più orgogliosa: 24Ore Business School è sul mercato da più di trent’anni, i nostri studenti di ieri sono i manager che oggi scelgono la nostra scuola per formare i loro collaboratori. Per noi il “passa-parola” è da anni la migliore campagna di comunicazione.
Oggi molti nuovi attori si sono affacciati sul mercato della formazione e le offerte di corsi – soprattutto nel settore del turismo – è così ampia da disorientare. Il suggerimento che mi sento di dare a coloro che stanno pensando di acquistare un master è di non fermarsi solo alla valutazione del prezzo, ma fare un colloquio di orientamento con il coordinatore didattico per valutare se il programma risponde ai loro bisogni formativi, di andare a leggere su Linkedin i profili dei docenti del master e di curiosare sui social per vedere cosa dicono i clienti di quella scuola.

we: Quali sono gli aspetti che i partecipanti apprezzano di più?

P.D.A.: Senza dubbio la metodologia didattica pragmatica e operativa.
La richiesta di contenuti immediatamente utilizzabili nel lavoro, una sorta di “cassetta degli attrezzi” da poter utilizzare subito, e la possibilità di misurarsi con le nuove competenze attraverso esercitazioni e laboratori.

In questo senso i nostri docenti – che sono principalmente consulenti e manager d’impresa – danno un grosso contributo perché riescono a portare in aula casi di studio concreti e impostano le lezioni sulla base delle reali necessità del mondo del lavoro.

we: In quale modo individuate e intercettate sempre nuovi bisogni in ambito formativo?

P.D.A.: La nostra scuola ha un importante network di relazioni con aziende, associazioni di categoria, agenzie per il lavoro e centri di ricerca che ci consente di progettare percorsi formativi coerenti con le esigenze del mondo del lavoro. Un osservatorio per noi molto interessante è costituito anche dai contributi che ci arrivano dagli ex masterini, con molti dei quali rimaniamo in contatto e che sono sempre disponibili a venire in aula per una testimonianza o a darci dei suggerimenti su nuovi trend specifici del settore in cui lavorano.  

we: Quali i nuovi corsi in programma per il settore turistico?

P.D.A.: Abbiamo in programma diversi master che vanno a interessare diversi settori del comparto turistico, come
Management dell’Hotellerie, Sales and Digital nel turismo, Destination Management e turismo esperienziale, Food & Beverage Manager.

Per info e contatti: paola.deagostini@24orebs.com