
Finanza agevolata o corsa a ostacoli?
Un’opportunità fondamentale per le strutture alberghiere. Basta imparare poche semplici regole per ottenere grandi vantaggi dalla partecipazione ai bandi di finanza agevolata. Le agevolazioni e le sovvenzioni possono raggiungere il 10% del giro di affari a fronte di un piccolo investimento organizzativo più che economico. Ce le spiega Danilo Molaschi, consulente specializzato in servizi finanziari per albergatori, in particolare la locazione operativa e la finanza agevolata.
Dopo oltre vent’anni di lavoro come consulente per gli albergatori e i fornitori alberghieri, nell’ambito della finanza agevolata, ho raccolto varie sensazioni ed esperienze. Le sensazioni mi dicono che molti albergatori, soprattutto i piccoli indipendenti, che sono la maggioranza, approcciano la finanza agevolata con la stessa circospezione con cui si sale per la prima volta a cavallo.
Si tratta di un’attività apparentemente difficile e probabilmente pericolosa, ma, come tutte le attività che richiedono specifiche conoscenze, è necessario imparare poche semplici regole e metterle in pratica con metodo, per ottenere i grandi vantaggi che se ne possono trarre.
L’entità di questi vantaggi deriva proprio dalla mia esperienza, maturata nel campo della consulenza specifica, per cui una struttura ricettiva che si applicasse con metodo e continuità alla partecipazione ai bandi di finanza agevolata potrebbe, a fronte di un piccolo investimento – più organizzativo che economico – ottenere agevolazioni e sovvenzioni che possono raggiungere il 10% del suo giro di affari, se non superarlo.

La finanza agevolata non è solo fondo perduto.
Restiamo sulla metafora dell’equitazione, per comprendere che anche la finanza agevolata può rappresentare un centro di profitto per un’azienda alberghiera, a patto di svolgerla con professionalità, per trarne vantaggi e non avere problemi. Possiamo approfittare di qualche momento libero per fare una pedalata, ma l’equitazione è una disciplina e come tale richiede un atteggiamento che va al di là dell’opportunismo. Prendo a esempio quegli imprenditori che si rivolgono a me con una domanda: “Molaschi, c’è per caso del fondo perduto?”.
Scegliere i bandi per approfittare del fondo perduto significa rinunciare in massima parte agli aiuti che il governo offre agli imprenditori, preziosi sia per velocizzare lo sviluppo imprenditoriale, sia per smettere di considerare lo stato come “un socio al 50% che non produce nulla”, affermazione molto comune, sulla quale dissento fortemente.
Gli aiuti di stato si possono ottenere sotto forma di credito fiscale, che, seppur nell’arco di un certo numero di anni, produce gli stessi effetti che il fondo perduto produce nel breve termine.
Tra le altre tipologie di agevolazioni che si possono ottenere vale la pena ricordarne alcune.
- Contributi in conto capitale, destinati a coprire parte delle spese di investimento in beni strumentali o macchinari, come quello previsto per esempio dalla Nuova Sabatini [La misura Beni strumentali è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese].
- Contributi in conto interessi, per ridurre il tasso di interesse su prestiti o mutui concessi per investimenti o progetti specifici.
- Finanziamenti agevolati: prestiti concessi a tassi di interesse ridotti rispetto a quelli di mercato, spesso in combinazione con altri contributi.
- Garanzie pubbliche e Fondi di garanzia, che proteggono l’imprenditore in caso di insolvenza, riducendo il rischio per le banche e facilitando l’accesso al credito.
Analizzando questo elenco esaustivo, si capisce facilmente quanto margine di manovra ci sia per gli imprenditori che decidono di dedicare una parte del loro tempo e delle loro energie a questa fonte di profitto.

Continuità e organizzazione.
Seguire la finanza agevolata è anche un’opportunità per organizzare il dipartimento di economato, acquisti e controllo di gestione dell’azienda. Quando si partecipa a un bando, per produrre la documentazione corretta, entro i tempi richiesti dalle scadenze, è opportuno avere organizzato correttamente gli archivi, fisici e digitali, dove si conservano i documenti. Una persona responsabile deve essere dedicata, almeno in quel ristretto periodo, a compilare la domanda o fornire la documentazione al consulente preposto a questo compito.
Spesso la domanda per un bando viene consegnata in ritardo solo perché ci si dimentica che la firma digitale la può apporre alla documentazione solo il commercialista, che, non essendo stato avvertito per tempo, firma il documento con qualche ora di ritardo. Anche una piccola posticipazione, nel caso di bandi molto richiesti come i voucher digitali, che ricevono le domande con procedura “a sportello”, può costare cara: il voucher a fondo perduto non verrà rilasciato perché i fondi nel frattempo sono già stati esauriti.
Per concludere, la figura del consulente potrebbe essere molto utile, perché in grado di svolgere tutta quell’attività di ricerca e formazione professionale che è difficile pretendere da un impiegato della struttura alberghiera, che deve dedicarsi anche e soprattutto ad altri compiti quotidiani. Ingaggiare un consulente che faccia ricerca proattiva di bandi, insieme a una revisione dell’organizzazione interna, è il primo passo vincente per ottenere profitto dalla finanza agevolata.


Le certificazioni necessarie per vincere più bandi.
Ecco un elenco di certificazioni e requisiti che possono offrire premialità o punteggi aggiuntivi nei bandi di finanza agevolata.
- Certificazione di parità di genere: attesta l’impegno dell’azienda nella promozione dell’uguaglianza di genere e nella riduzione del divario di trattamento tra uomini e donne in termini di retribuzione, avanzamento di carriera e opportunità.
- Rating di legalità: rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), premia le aziende che rispettano la legalità e i principi etici nella gestione delle loro attività. Le imprese con un buon rating possono ottenere condizioni favorevoli nei finanziamenti.
- Certificazione di maturità digitale: valuta il livello di digitalizzazione e innovazione tecnologica dell’azienda. Può essere utile per accedere a fondi legati alla transizione digitale.
- Certificazione ISO 9001 (Gestione della Qualità): dimostra che un’azienda adotta un sistema di gestione della qualità conforme agli standard internazionali, spesso considerato un criterio preferenziale nei bandi pubblici.
- Certificazione ISO 14001 (Gestione Ambientale): attesta l’implementazione di un sistema di gestione ambientale efficace, migliorando la sostenibilità dell’azienda e dando accesso a incentivi legati alla riduzione dell’impatto ambientale.
- Certificazione ISO 45001 (Salute e Sicurezza sul Lavoro): assicura che l’azienda adotti misure efficaci per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
- Certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme): certificazione volontaria dell’Unione Europea che promuove la gestione sostenibile e l’efficienza ambientale.
- Modello Organizzativo 231: un modello adottato per prevenire reati e migliorare la trasparenza e la responsabilità aziendale. Un’azienda dotata di un Modello Organizzativo 231 può beneficiare di maggiori punteggi nei bandi.
- Certificazione SA 8000 (Responsabilità Sociale): certificazione che attesta il rispetto degli standard internazionali in termini di condizioni di lavoro e responsabilità sociale.
- Certificazione OHSAS 18001 (Salute e Sicurezza sul Lavoro): simile alla ISO 45001, promuove un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
Queste certificazioni non solo rafforzano l’immagine aziendale, ma aumentano le probabilità di ottenere finanziamenti agevolati o premi addizionali nelle gare pubbliche.

Strategia a lungo termine.
In conclusione, la finanza agevolata rappresenta un’opportunità fondamentale per le strutture alberghiere, soprattutto per quelle piccole e indipendenti, di accedere a risorse finanziarie aggiuntive, ottimizzando i costi e favorendo lo sviluppo. Tuttavia, per sfruttare al massimo queste opportunità, è necessario affrontare il processo con metodo e continuità, investendo tempo ed energie in un’organizzazione interna ben strutturata e affidandosi, ove necessario, a consulenti esperti in grado di gestire le procedure complesse legate ai bandi.
Le diverse tipologie di agevolazioni, che spaziano dai contributi a fondo perduto ai crediti fiscali e alle garanzie pubbliche, possono fare una differenza significativa per il bilancio di un’azienda, riducendo costi e migliorando la sostenibilità degli investimenti. Tuttavia, la semplice partecipazione ai bandi non è sufficiente: è necessario adottare una strategia a lungo termine, integrando questi strumenti nella gestione operativa. Infine, ottenere le certificazioni giuste, come quelle legate alla sostenibilità, alla qualità e alla parità di genere, può aumentare le possibilità di successo nelle richieste di finanziamento, migliorando al contempo l’immagine e la competitività dell’azienda. Affrontare con serietà e competenza il tema della finanza agevolata significa aprire la porta a nuove possibilità di crescita, ottimizzazione e innovazione per il settore alberghiero.
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Tutti i link per approfondire.
Link della versione stampabile settimanale della newsletter dei bandi di finanza agevolata per le strutture ricettive.
Per consultare la pagina interattiva sempre aggiornata https://www.bookingmyhotel.com/.
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