Progetto architettonico di BIG – Bjarke Ingels Group e interior di AUM Pierre Minassian, l’Hôtel des Horlogers è un tributo al paesaggio in cui è immerso.

Nella Vallée de Joux nel Canton Vaud, culla dell’orologeria svizzera e ancora oggi sede dei più celebri marchi del settore, come Audemars Piguet, Blancpain, Breguet, Patek Philippe, Vacheron Constantin e Jaeger-LeCoultre, ha aperto il nuovo Hôtel des Horlogers di Audemars Piguet a Le Brassus nel comune di Le Chenit.

L’architettura è stata progettata da BIG – Bjarke Ingels Group – già artefice del recente Musée Atelier Audemars Piguet situato a pochi passi – e realizzata dallo studio svizzero CCHE. L’edificio segue la topografia della valle con una struttura che si integra al paesaggio, rivelando una sorta di mondo sotterraneo segreto.

Allontanandosi dai consueti codici dell’architettura alberghiera, l’edificio è costituito da piastre che scendono verso valle e si inclinano leggermente creando un percorso continuo nella natura: il concept di BIG interpreta il sito come una serie di cime montuose che corrono lungo la collina, mentre i blocchi dell’edificio formano una serie di livelli intermedi, fiancheggiati da alberi e piante.

Anche il design degli interni di AUM Pierre Minassian è stato concepito e sviluppato come tributo al paesaggio in cui è immerso.

Pierre Minassian | AUM. ph. Vianney Tisseau.

Spiega il progettista: “Il nostro lavoro sull’hotel può essere letto come la creazione di un universo onirico che trova la sua ispirazione sia nel territorio del Giura, con la sua forte identità geografica e geologica, sia nell’edificio progettato da BIG che si inserisce nella natura, rimodellandola”.

Tronchi installati a soffitto caratterizzano la zona reception; il bancone, composto da numerosi strati di legno di abete, richiama i fossili diffusi nella regione. Più in basso, proprio sotto l’ingresso, il viaggio prosegue verso un nuovo strato geologico: il ristorante.

Enormi blocchi di pietra strutturano lo spazio, separando la circolazione dai tavoli da pranzo. Sedute a forma di ciottoli organizzano la disposizione della sala con forme morbide e arrotondate. Nella sala sono state installate grandi plafoniere progettate ad hoc: simili a rocce, sembrano fluttuare a gravità zero come montagne o laghi svuotati e capovolti e diffondono una luce soffusa grazie a nastri luminosi che corrono intorno alle loro falde.

Un rivestimento murale fatto di corde annodate delinea il profilo delle montagne del Giura svizzero, infondendo vita ed energia al bar. Sono quindi tanti ed espliciti i riferimenti diretti alle rocce del contesto naturalistico che circonda l’hotel.

L’atmosfera si fa silenziosa, grazie alla sensazione di calore e benessere del design ‘minerale’.

Visitare l’hotel è in qualche modo come vagare nel bosco e scoprire un nuovo universo. Un passaggio interno segue l’atipica struttura a zig zag dell’albergo e collega le cinquanta camere, ognuna delle quali è unica, con caratteristiche distintive. Tutte condividono però un’identità grafica comune che si basa sulla sofisticata lavorazione del vetro utilizzata per le pareti esterne dei bagni.

Rivestimenti, specchi e pannelli di vetro sono stati progettati per offrire una riflessione della luce unica e una profondità impalpabile: ottenere il risultato desiderato ha richiesto ore di ricerca e numerosi prototipi. Facendo un passo indietro, le montagne del Giura appaiono nei motivi stampati sugli specchi.

I lampadari progettati per le camere sono composti da quattro grandi foglie, anch’esse ispirate alle specie vegetali locali, sulle quali è installata una luce indiretta per illuminare la stanza.

Scendendo ai livelli inferiori dell’edificio, si arriva al centro benessere ‘sepolto’ nella crosta terrestre. Atmosfera monastica e pareti di basalto: la spa evoca le terme di un tempio.

I corridoi e i luoghi di passaggio sono stati trattati come un elemento importante del progetto, come spazi architettonici che contribuiscono alla forza e alla potenza dell’edificio. Sono spesso utilizzati per esposizioni, il che ha richiesto studi precisi in termini di illuminazione.

Tutti gli elementi presenti nell’hotel sono stati accuratamente progettati in termini di illuminazione, fruibilità, atmosfera, acustica, comfort e benessere. Sono stati utilizzati pochissimi prodotti standard, poiché l’obiettivo era quello di trovare forme e materiali che si adattassero perfettamente all’identità del luogo e alla potente esperienza architettonica che è in grado di trasmettere.

ph. Studio Erick Saillet (interni); (esterni) Maris Metzulis.