A Nanchino un nuovo hotel del brand Unbound collection by Hyatt parla di Oriente e Occidente in un ambiente rilassato giocato su materiali naturali. Con smart mirror che consigliano percorsi dietetici personalizzati.

Un nuovo hotel dallo spirito zen del marchio The Unbound Collection by Hyatt a Nanchino, capoluogo della provincia dello Jiangsu, nella Cina orientale. L’architettura del Grand Wuji Hotel è stata progettata dallo studio cinese Buzz (Büro Ziyu Zhuang) di Pechino, con sedi anche a Shanghai e Berlino, mentre il progetto degli interni è dello studio di Hong Kong specializzato in hospitality Ccd / Cheng Chung Design.

Quattro volumi disposti su una pianta a forma di C creano una vasta corte interna che si apre sul vicino tempio di Tianlong, il cui ambiente tranquillo crea un mondo appartato che si manifesta nel tono delicato e discreto dell’intero intervento progettuale.

L’hotel si sviluppa su una superficie costruita di 31.000 metri quadrati all’interno di un lotto grande più del doppio. I quattro edifici indipendenti che lo compongono sono collegati da un ampio giardino centrale nascosto nel mezzo del vivace centro di Nanchino. Acqua, pietra e piante nel cortile formano un paesaggio zen naturale che regala esperienze multisensoriali agli ospiti. Il verde esterno fa sì che l’hotel sembri fluttuare nell’ambiente urbano circostante, in una relazione fluida tra interno ed esterno.

Ingresso.

In uno dei quattro ristoranti dell’hotel, il vegetariano Jia Shu, la trama naturale del legno, espressa sotto forma di griglie, si integra nello spazio e si completa con la presenza diffusa della vegetazione. Il verde rompe il confine tra umano e naturale, i colori a bassa saturazione tonificano la delicata eleganza dello spazio.

Ristorante vegetariano Jia Shu.

La fusione di arte orientale e minimalismo moderno fa emergere un’atmosfera pacata e accogliente espressa dalle tonalità del legno naturale e del marmo scelto per gli arredi e le finiture. Sono stati studiati anche alcuni spazi dedicati espressamente al benessere e all’introspezione, come l’area di meditazione.

Per personalizzare il layout funzionale, il team di Ccd ha creato una diversa gerarchia dello spazio differenziando la struttura di ciascuna area. I percorsi di circolazione sono organizzati secondo questa logica per guidare e stimolare negli ospiti emozioni e sensazioni di calma e serenità. Il design degli interni fa quindi sua la semplicità, la tranquillità e l’eleganza dell’architettura e del paesaggio, e nel frattempo crea scene diversificate nelle varie aree funzionali del complesso.

La struttura dispone di 272 camere, tra cui 56 suite e 24 residence suite, concepite come una miscela di cultura e spiritualità cinese che si traduce in un moderno minimalismo.

La maggior parte delle camere dispone di uno spazio daybed in stile cinese per il tè e la meditazione. Ogni suite è dotata di uno specchio intelligente che si sincronizza automaticamente con una bilancia per percepire i piccoli cambiamenti nel corpo dell’ospite e proporre regimi dietetici e di salute personalizzati.

Planimetria di una camera.

ph. Su Shengliang, Qiu Xin.