L’inarrestabile crescita dell’outbound travel cinese nel 2024.

Dopo anni di letargo causato dalla pandemia, la Cina sta riconquistando il suo status di potenza globale nel settore dei viaggi. L’impennata del 2024, descritta nel rapporto di Sabre, mostra un aumento di quasi il 400% dei viaggi outbound dalla Cina rispetto al 2023. Questa crescita non rappresenta solo un ritorno, ma una nuova spinta tra i viaggiatori cinesi, con implicazioni di vasta portata per l’industria turistica mondiale.

Alla scoperta del mondo.

Nel 2019, i viaggiatori cinesi hanno intrapreso 155 milioni di viaggi internazionali, spendendo circa 245 miliardi di dollari. La pausa imposta dalla pandemia ha portato a una drastica riduzione di questa cifra, ma il 2024 sembra essere diverso. Entro la fine di marzo 2024, le prenotazioni per i viaggi outbound dalla Cina erano aumentate del 392%, secondo i dati di Sabre.
In particolare, le prenotazioni per il Capodanno cinese verso destinazioni nell’Asia-Pacifico hanno superato i livelli del 2019 del 6%.

Effetto esenzione dal visto.

Un fattore significativo dietro questa rinascita è la proliferazione di accordi di esenzione dal visto. Nuovi accordi con paesi come Singapore, Tailandia e diverse nazioni europee hanno facilitato i viaggi per i turisti cinesi.
Per esempio, Singapore ha vissuto un aumento del 466% dei visitatori cinesi dopo il loro accordo di esenzione dal visto di 30 giorni.

Voli economici e aumento della capacità.

La rinascita dei viaggi è ulteriormente supportata da tariffe aeree ridotte e da un’espansione della capacità delle compagnie aeree. La capacità internazionale in partenza dalla Cina ha registrato un impressionante aumento del 280% su base annua nel primo trimestre 2024, con alcune rotte che hanno visto riduzioni delle tariffe fino al 73%.
Aeroporti chiave come Pechino, Shenzhen e Chengdu hanno ampliato di molto le loro capacità per far fronte a questa domanda.

Destinazioni di punta ed emergenti.

Le destinazioni più popolari per i viaggiatori cinesi nel 2024 mostrano nomi familiari e nuovi. Corea e Giappone sono salite in vetta, mentre Australia e Malesia sono entrate nella top ten, riflettendo preferenze di viaggio in evoluzione. L’Australia è salita dal 13° al 6° posto per popolarità, e la Malesia ha fatto un balzo significativo dal 18° al 9° posto.
Europa, Medio Oriente e America Latina hanno anche visto aumenti considerevoli di visitatori cinesi, con picchi notevoli di viaggi verso Macao, il Regno Unito e il Kazakistan.

Viaggi di lusso.

Nonostante tariffe più basse, molti viaggiatori cinesi stanno optando per esperienze di viaggio più lussuose. Le prenotazioni in business class sono quasi ai livelli pre-pandemici e c’è un notevole aumento dei viaggi in premium economy. Questa tendenza indica una preferenza tra i viaggiatori cinesi per esperienze di viaggio più lussuose, anche quando i costi complessivi diminuiscono.

Impatto globale.

Il ritorno dei viaggi outbound cinesi è una fortuna per compagnie aeree e agenzie di viaggio; è una linfa vitale per le destinazioni in tutto il mondo che da tempo fanno affidamento sul potere di spesa dei turisti cinesi. Paesi come Sudafrica, Kenya e Francia stanno attivamente facendo marketing per attirare questi viaggiatori ad alto reddito.

Un futuro promettente.

Con solo il 13% dei cittadini cinesi in possesso di passaporto e altri che lo richiedono ogni anno, il potenziale di crescita per i viaggi outbound dalla Cina rimane vasto. Mentre i viaggiatori cinesi dimostrano rinnovata fiducia ed entusiasmo per l’esplorazione globale, il settore dell’ospitalità deve adattarsi e rinnovarsi per soddisfare le loro esigenze in continua evoluzione.
L’impennata del 2024 è solo l’inizio di una nuova era nel turismo globale, in cui l’influenza dei viaggiatori cinesi continuerà indubbiamente a crescere.

E l’Italia è pronta ad accoglierli?

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Fonti: Sabre Market Intelligence MIDT, Sabre Market Intelligence Ticketing, OAG Air Capacity, Sabre Market Intelligence Global Demand (tutti i dati fino al 31 marzo 2024).