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Alle Terme di Saturnia, lo studio THDP firma il nuovo 1919 Restaurant, il giardino d’inverno e la sala relax affacciata sulla sorgente termale. Un progetto che unisce architettura, natura e ospitalità in un equilibrio perfetto di luce, colore e comfort sensoriale.

C’è un nuovo modo di vivere le Terme di Saturnia, e nasce dal desiderio di immergersi nella natura senza mai allontanarsene. Dopo un importante intervento di restyling, il complesso riapre alcuni suoi spazi con un progetto firmato da THDP, lo studio londinese fondato da Manuela Mannino e Nicholas J. Hickson, che ha ripensato il 1919 Restaurant, il giardino d’inverno e la nuova area relax a sfioro sulla vasca sorgente. Il progetto vede anche il rilancio de La Stellata Trattoria, country restaurant con affaccio sul campo da golf.

1919 Restaurant. Il progetto è stato realizzato e gestito da THDP per l’interior design e da Silvia Statella per la parte architettonica.

L’obiettivo era semplice quanto ambizioso: amplificare il dialogo tra indoor e outdoor, tra il piacere dell’acqua termale e l’esperienza dell’ospitalità. Così, la veranda vetrata si affaccia direttamente sulla sorgente, in un continuum visivo che unisce paesaggio e architettura. L’effetto è quello di un grande giardino abitato, dove il design diventa naturale estensione del luogo.

Le atmosfere giocano su toni caldi e materici – sabbia, terracotta, verde ulivo – e su finiture che richiamano le colline maremmane. Il rivestimento murale Pini Marittimi disegnato da Marta Cortese per Jannelli & Volpi accompagna lo sguardo oltre le pareti, come una finestra che si apre sul paesaggio.

La nuova veranda vista dalla sorgente termale.

Il tema floreale continua nei motivi classicheggianti del ristorante, dove lampade in cotto Toscot e piatti decorati su misura amplificano la sensazione di un’eleganza discreta e sensoriale.
Gli arredi di Talenti e le ceramiche di Marazzi completano l’esperienza tattile e visiva, mentre la nuova sala relax accanto al bagno romano – con altalene, pouf e lettini orientati verso la sorgente – traduce l’idea di pausa in un rituale di equilibrio. Il fulcro dello spazio è un braciere centrale, pensato come punto d’incontro e meditazione.

“Ogni dettaglio è nato dall’ascolto degli ospiti” spiegano i progettisti di THDP. “Abbiamo voluto che chi torna a Saturnia potesse sentirsi parte del paesaggio, non spettatore.”
Con i suoi 120 ettari di natura e l’acqua che sgorga da oltre tremila anni a 37,5 gradi, Terme di Saturnia Natural Destination continua a essere un unicum nel mondo del wellness: un luogo in cui il tempo si sospende e il benessere trova una forma nuova, intima e autentica.

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In apertura, il nuovo giardino d’inverno, in rapporto diretto con la sorgente termale.

ph. Giorgio Baroni. Courtesy of Terme di Saturnia Natural Destination.