L’arte di vivere tra sete e velluti raccontata da Rockwell Group al Seda, boutique hotel 5 stelle, con 21 suite uniche.

Un’altra magia di Rockwell Group è il Seda Club Hotel a Granada, l’ultimo nato del gruppo spagnolo Hidden Away Hotels famoso per la sua innata propensione a scoprire luoghi unici, restaurarli e riportarli a nuova vita.

Una delle caratteristiche degli Away Hidden Hotels è il legame con la storia che non può mancare qui a Granada, città di grandi architetture gotiche, rinascimentali e barocche, crogiuolo di storie tra Islam e religione cattolica, dominazione musulmana e monarchia spagnola. Per Rockwell Group, società di interior e architettura con sede principale a New York e studi satelliti a Los Angeles e Madrid, da dove nasce il progetto del Seda, l’ispirazione è stata proprio il periodo di denominazione musulmana a cavallo della fine del 1400 nel massimo splendore del commercio della seta.

Il brief iniziale è stato quello di trasformare il palazzo, nel centro di Granada, in un boutique hotel che potesse diventare una destinazione di incontro per viaggiatori europei e del mondo. In quanto tale l’hotel è caratterizzato da una lussuosa atmosfera da club premium ottenuta con l’uso di materiali come legni pregiati, bronzo, velluti e marmi che si ripetono in spazi interconnessi, esclusivi e senza tempo.

Già l’accesso all’hotel parla della sua esclusività, avviene infatti attraverso una biblioteca privata membership only che si allarga in una lounge rivestita da una boiserie in legno scuro alternata a un intonaco colore indaco e tendaggi in velluto. Adiacente alla lounge si sviluppa un bar dal disegno importante caratterizzato da un’installazione luminosa in vetro che decora la parte superiore della bottigliera per proseguire fin oltre il bancone, delimitando l’area dei tavolini. Il bancone ha il piano in marmo, alzata in pelle e un retro banco per le bottiglie in bronzo che continua il motivo dell’installazione luminosa.

Sul roof top si sviluppa una sky lounge chiamata Pájara, con vista sulla vicina cattedrale, un omaggio alle molte specie di uccelli della zona, con un pavimento in piastrelle a mosaico tradizionali, molte piante in vaso e una fontana dai motivi floreali.

L’hotel ha solo 21 suite, una differente dall’altra, studiate per essere uniche. I letti hanno una sorta di testiera attrezzata, realizzata in aste in bronzo che diventano supporto per l’illuminazione, ma anche per specchi e mensole.

Questa impalcatura dagli schemi geometrici piuttosto rigida è ammorbidita dalle forme curve del letto.  Il pavimento delle suite è in parquet posato a disegno Chevron, a lisca di pesce tradizionale, tipico delle dimore storiche, ricoperto da morbidi tappeti dai colori diversi.

I bagni delle suite sono di ispirazione moresca, con listelli colorati lucidi e motivi arabeggianti nelle piastrelle del pavimento. Non si può fare a meno di non pensare all’Alhambra, il gioiello architettonico che ogni anno richiama milioni di turisti a Granada.

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 ph. Manolo Yilera