Il progetto di Parisotto + Formenton Architetti per la Milano Design Week 2024 indaga nuove e informali modalità di vivere, lavorare e relazionarsi attraverso i pannelli in legno di riciclo di Finsa.

Finsa, azienda spagnola fondata nel 1931 e specializzata nella trasformazione e nell’uso innovativo del legno nei settori dell’arredo e dell’architettura, partecipa alla Milano Design Week 2024 con l’installazione Il senso di Finsa per il legno – Nomad spaces firmata dallo studio Parisotto + Formenton Architetti.

La biblioteca e materioteca organizzata per talk informali.

Nel palazzo ottocentesco di via Solferino 17, sede dell’Ordine degli Architetti di Milano e della sua Fondazione, il progetto traduce la visione dei progettisti per gli spazi e per le esperienze di ospitalità contemporanea.

Il concept, che si dipana attraverso le stanze al piano terra e il cortile, è dedicato a quattro modalità di vivere condiviso: l’Urban Hotel, il Co-working, il Co-living e il Networking garden, dove il legno viene declinato ogni volta in superfici, texture, elementi tattili, cromatismi diversi.

Gli arredi outdoor sono della collezione Orixe, Savia by Finsa.

Raccontano Aldo Parisotto e Massimo Formenton che “Il progetto muove da un’indagine sulle tendenze, i comportamenti e i nuovi stili di vita e dall’obiettivo di dare risalto alle relazioni che vivono le persone negli spazi di condivisione, attraverso un design contemporaneo e senza tempo”.

La ricca proposta di pannelli e finiture Finsa è interpretata attraverso un approccio improntato al monocromo/polimaterico, cifra stilistica distintiva dei progettisti, per le boiserie e gli arredi. I bianchi nella camera condivisa, il rovere chiaro e il noce per le due sale dedicate al lavoro e ai talk e il nero nell’area conviviale. Ogni tema cromatico è declinato attraverso un ventaglio di finiture in nuance e con trattamenti differenti della superficie del legno, esaltando di volta in volta le diverse connotazioni materiche, tattili e tridimensionali.

Massimo Formenton e Aldo Parisotto in un ritratto di Giulio Ghirardi.

Nel dettaglio, la stanza dell’Urban Hotel rende omaggio ai grandi maestri come Le Corbusier e Charlotte Perriand o a quelle di progettisti meno noti come Colin Glennie. Nel design degli spazi per la collettività, gli arredi si fanno micro-architetture, con protagonista il colore. Il guscio bianco della scatola architettonica che riveste la stanza fa da contraltare al nucleo centrale in mdf colorato in pasta che ospita tre alloggi e un guardaroba condiviso.

Il Workplace, nella parte centrale del percorso di visita, si sviluppa su due stanze di cui una dedicata alla biblioteca e materioteca e l’altra al Co-working, dominata dal grande tavolo comune. L’ultima stanza, pensata per la convivialità e il relax, vede al centro della scatola scura un divano per il riposo e la conversazione, un tavolo condiviso e una cucina.

L’allestimento è realizzato da Unifor e Govoni Mobili.

Infine, il Networking garden è dominato dal piccolo padiglione con facciate perimetrali e copertura frangisole by Gradhermetic con lame in legno termotrattato per esterni by Savia, brand del gruppo Finsa dedicato alle facciate e al decking per esterni. Le facciate perimetrali e la copertura frangisole danno voce alle potenzialità dei materiali per esterno e integrano una forte presenza di verde naturale offrendo un’oasi urbana di relax.

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Il senso di Finsa per il legno – Nomad spaces
16-21 aprile dalle 10 alle 19
Sede dell’Ordine degli Architetti di Milano, via Solferino 17
Dal 16 al 18 aprile alle 18: incontri, dibattiti e tavole rotonde