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Dopo Amsterdam, la formula Morgan & Mees approda a Rotterdam in un edificio ristrutturato del periodo Bauhaus dove l’interior design ne rispetta l’impostazione con accenti contemporanei.

Lo storytelling di Morgan & Mees racconta di un incontro casuale tra un viaggiatore internazionale, Morgan, e un locale, Mees, che dà vita a un hotel, bar e ristorante in grado di soddisfare le aspettative dell’eclettica clientela di una città internazionale.

Dopo Amsterdam l’idea dell’imprenditrice del settore alberghiero Myrthe Slotemaker viene replicata in un edificio storico del centro di Rotterdam, città con il porto più grande d’Europa. 

L’edificio, noto come Schoefers e sede di Radio Rijnmond, è stato ristrutturato nell’arco di un paio d’anni rispettando lo stile Bauhaus originario (1938) e ora ospita venti fra camere e suite, un attico, un ampio ristorante, un cocktail bar e una terrazza coperta.

La designer olandese Anne Claus ha creato un boutique hotel dall’atmosfera confortevole, ricco di particolari curati tale da rendere stimolante il soggiorno di qualsiasi tipologia di ospite. Tutti gli spazi sono caratterizzati da nuance di colori neutri, materiali naturali e arredi essenziali che ripropongono lo stile funzionale e senza tempo dell’edificio Bauhaus, la scuola tedesca di arte e design che rappresentò il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d’innovazione facenti parte del cosiddetto Movimento Moderno.

Il colore nero, utilizzato per i profili di finestre, bordure di pareti, armadiature e specchi, nel disegno dei tessuti e in alcuni pezzi di design, sottolinea quanto contenitore e contenuto siano indissolubilmente legati dalla stessa matrice storico-artistica. Tutte le aree sono decisamente contemporanee per tipologia di arredo, illuminazione e arte astratta ma preservano la lavorazione originale del legno, di modanature, pavimenti e piastrelle.

Nell’impatto generale le pannellature a parete, con diverse funzioni, rivestono un ruolo ambientale importante: nelle camere diventano le testiere in tessuto dei letti, nel ristorante l’alta boiserie che ingloba panche imbottite e funge da supporto per le affiche.

Le venti camere sono suddivise in quattro tipologie: le Naturali, di circa 16 metri quadri, dove prevale il legno e con balcone privato; le Cute One, tra i 18 e i 22 metri quadri, con arredi prevalentemente in colore bianco e con i lavabi in pietra naturale; le Extra Comfy One con vasca in camera e la suite The Top One di 65 metri quadri collegabile a un’ulteriore camera con terrazza esposta a sud di 32 metri e vista mozzafiato sullo skyline di Rotterdam.

Ambienti armoniosi nell’accostamento di materiali e arredi frutto di una ricerca attenta in grado di riproporre con canoni contemporanei e nuovo comfort l’atmosfera anni ’30 dell’edificio.

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ph. Danielle Sobhan