
Cortijo Genesis: il boutique hotel a tutto colore di Victoria-Maria Geyer.
Nell’entroterra andaluso, tra Marbella e Gibilterra, l’interior architect Victoria-Maria Geyer firma un progetto che intreccia ispirazioni Palm Springs, suggestioni mid-century e colori ispirati alle pietre semipreziose, per un’esperienza immersa nella natura e nella gioia del design.
In Spagna, a pochi chilometri dal villaggio di Gaucín, tra Marbella e Gibilterra, Cortijo Genesis sorge su una collina circondata da ulivi, agrumeti e macchia mediterranea. La proprietà, una rovina in pietra riportata in vita, è oggi un boutique hotel di 600 metri quadrati con cinque camere, piscina e un ettaro di giardino progettato secondo i principi della permacultura.

Il progetto è nato in famiglia: a scoprirlo per primi sono stati Valentina e Nicolas, coppia belga alla ricerca di un luogo autentico. “Dopo soli due minuti di visita, ci sono venute le lacrime agli occhi: sapevamo che era quello giusto” racconta Valentina. Per dare forma alla loro visione hanno coinvolto la sorella di Valentina, l’interior architect Victoria-Maria Geyer. “Ho voluto creare un luogo vibrante e gioioso, capace di far sentire immediatamente l’energia creativa” spiega la designer.


Dalla solarità di Palm Springs al fascino dell’hacienda andalusa.
Victoria-Maria si è ispirata all’atmosfera solare e spensierata di Palm Springs negli Anni ’50 e ’60, con l’architettura mid-century, i colori saturi e i dettagli pop che uniscono interni ed esterni. Nel giardino, lettini in ferro bianco, tessuti colorati con profili a contrasto e ombrelloni a righe creano un paesaggio cromatico che dialoga con il verde circostante.

Nel cortile, tipico delle architetture andaluse, una fontana rivestita di piastrelle variopinte diventa fulcro scenografico, mentre i tavoli con il piano in ceramica ondulata e multicolore uniscono artigianato e ironia. Victoria-Maria propone un design colorato ma equilibrato, vitale ed eclettico, che si esprime al meglio negli interni: colorati e ironici.


Spazi comuni dal carattere eclettico.
La sala lettura è un condensato di allegria, con soffitto in doghe lignee dipinte a mano in sfumature arcobaleno. Il divano di Popus Editions e le tende di Maison Thevenon portano una raffinata nota etnica. Nel soggiorno, i divani Wenceslas della collezione Heimat di Victoria-Maria, rivestiti con un tessuto rigato arancio e biancio di Manuel Canovas, così come l’amaca Waldemar Rothe del 1974 – un vero e proprio pezzo da collezione – creano un ambiente solare e conviviale.


Anche la cucina è un’esplosione di calore, con piastrelle giallo zafferano e un tavolo anni Sessanta del ceramista Roger Capron. Sopra il camino, il dipinto The Lemon Bowl dell’americano Gordon Hopkins dà un tocco artistico del tutto personale e ironico.

Stanze come pietre preziose.
Ognuna delle 5 camere è un piccolo universo ispirato a una pietra semipreziosa: verde avventurina, giallo citrino, blu lapislazzuli, rosso corniola e rosa morganite. Pareti neutre lasciano spazio a tessili e arredi dal carattere deciso, in un equilibrio studiato tra calma e vitalità.
I dettagli raccontano la ricerca della designer: sculture in rafia di Natalia Brilli, tappeti Élitis ed Edelgrund, lampade di Heaps & Woods, tessuti Pierre Frey per le tende. Nei bagni, lavabi decorati con motivi ispirati alle stelle e ai fiori aggiungono un tocco poetico.



Un design che trasmette gioia.
Ogni ambiente unisce funzionalità e carattere, con un filo conduttore: la gioia. “Colorato ma ponderato, vivace e allo stesso tempo intimo, pensato per regalare piacere visivo e benessere a chi lo vive” conclude Victoria-Maria Geyer. Il Cortijo Genesis risulta così una dichiarazione d’amore al progetto come strumento per connettere luoghi, persone ed emozioni.
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In apertura, il salotto di Cortijo Genesis, ph. Matthieu-Salvaing.
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