Un’icona della gastronomia milanese approda nella Capitale. Il ristorante Stendhal Milano interpreta Roma in un progetto accogliente e sociale di Vudafieri-Saverino Partners.

Un ambiente dal sapore bistrot, cucina genuina e un mix armonioso tra stile vintage e dettagli contemporanei. Nel cuore di Roma, all’interno della prestigiosa Galleria intitolata ad Alberto Sordi, gioiello del Liberty del 1922, lo studio Vudafieri-Saverino Partners ha curato il design del nuovo ristorante Stendhal Milano. Gli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri hanno saputo rinnovare l’eleganza milanese degli anni ’80 e ’90, lavorando su arredi, colori e materiali, creando un locale raffinato e accogliente, a Roma. La cucina, diretta dall’executive chef Edoardo Ferrara, offre un menu che copre tutta la giornata, dal pranzo fino al dopo cena.

Insegna di cucina tradizionale dagli anni ’80, con sede in Brera, Stendhal Milano è un luogo dal sapore autentico capace di rimanere “un posto da tutti i giorni e non da grandi occasioni”, come specifica il patron Marcello Forti, imprenditore del settore hospitality al timone dai primi anni 2000.

“Abbiamo ripreso nel nuovo ristorante i codici visuali dello Stendhal Milano, ma con un tocco contemporaneo, alla milanese, interpretando Roma in termini di vitalità festosa e di sorriso sulle labbra, in uno spazio accogliente che incoraggiasse la socialità”, spiegano gli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri.

La cultura gastronomica milanese approda così nel grande salotto di Roma – in Piazza Colonna, di fronte a Palazzo Chigi e a due passi da Fontana di Trevi – con un concept che nasce rivisitando il locale di Milano in chiave contemporanea e aggiungendo anche un tocco di ironia.

I due piani, sviluppati su 130 metri quadri, rievocano la stessa atmosfera retrò del locale milanese. Lo studio Vudafieri-Saverino Partners si è focalizzato su elementi distintivi come il colore, il “Verde Stendhal”, a fare da filo conduttore; la carta da parati customizzata, sempre sui toni del verde, con un disegno che, in un gioco di archi e aperture, rimanda alla storica Galleria in cui si trova; e materiali raffinati come l’ottone, il marmo, il vetro texturizzato e il legno. Quest’ultimo con una trama tailor made realizzata su disegno degli architetti.

Stendhal Milano a Roma by Vudafieri-Saverino Partners | ph Matteo Lippera.

Insegna di cucina tradizionale dagli anni ’80, Stendhal Milano è un inno alla milanesità resa contemporanea dagli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri, che hanno lavorato sugli arredi, sulle finiture, sui colori e sui materiali dando forma a un locale easy chic.

Sono sessanta i coperti totali, distribuiti tra la sala al piano terra e quella principale al piano mezzanino, dove è stato creato un ambiente più raccolto con la cucina a vista. Intorno al piccolo bancone in legno cannettato, con top in marmo, tre posti a sedere per mangiare osservando gli chef all’opera. Grazie alle grandi vetrate, la relazione tra gli interni dal mood contemporaneo e l’esterno della Galleria è molto enfatizzata.

All’ingresso di Stendhal Milanogli architetti hanno posto un elemento fortemente espressivo e scenografico: un grande banco bar su misura, in laccato verde, con il piano in marmo e gli inserti in piastrelle verdi. Alle sue spalle, un retro-banco con uno specchio anticato e una bottigliera sospesa, che si caratterizza per una reinterpretazione della paglia di Vienna, con una rete ottone utilizzata per il bordo della mensola. Sul muro adiacente alla scala che collega i due piani del ristorante, una scritta filo neon tratta dalle Promenades di Stendhal omaggia un pensiero dello scrittore su Roma: “Il n’y a aucune logique à Rome, mais la sensibilité passionnée y vit toujours – Non c’è nessuna logica a Roma, ma la sensibilità appassionata ci vive sempre”.

Stendhal Milano a Roma by Vudafieri-Saverino Partners | ph. Matteo Lippera.

La proposta gastronomica.

L’apertura del locale segna l’arrivo della vera cucina milanese a Roma. Il focus dell’offerta gastronomica, proposta dall’executive chef Edoardo Ferrara, è la tradizione: il Risotto ‘giallo’ Milano Carnaroli Riserva San Massimo, i Mondeghiliil Riso al salto con la fonduta di Silter DOPl’Ossobuco in gremolada e l’iconica Cotoletta Milanese di vitello alta. Nel menu anche una parte dedicata alla città ospitante: Tonnarelli cacio e pepeCarbonara e Gnocco di patate di Leonessa all’Amatriciana con pecorino affumicatosupplì pomodoro e basilicoall’Amatriciana e quello ‘Meneghino Stendhal’ con gremolada fondente. In carta anche proposte da light lunch, da merenda o aperitivo, come l’Hamburger, il Toast o il Royal Lobster Roll. Presente anche un menu degustazione, dove i piatti iconici di Stendhal Milano vengono proposti con i cocktail pairing. Per la parte beverage: una carta dei vini con circa 150 referenze e una drinklist tra grandi classici e signature cocktail.