È il più recente progetto firmato dallo studio Spagnulo&Partners per Baglioni Resort. Dove tutto parla del luogo.

Sulla costa nord orientale sarda, a nord di San Teodoro, nell’area protetta dell’isola di Tavolara, l’ultimo nato della Baglioni Collection è il Baglioni Resort Sardinia, a firma di Spagnulo&Partners, studio milanese di interior che da oltre quindici anni è responsabile di tutti i progetti di arredo di interni del gruppo.

Il concept del progetto è riassunto dalle parole di Federico Spagnulo, founder e senior partner dello studio.

“È nostro dovere, come architetti e designer, fare in modo che gli spazi dell’hotel siano in grado di trasmettere contenuti di valore, di essere testimoni di un luogo, di tradizioni, di competenze del passato e del presente. Diamo valore a un’etica progettuale, che non è solo un metodo, ma un modo di fare interior design. È essenziale per noi, quando ci avviciniamo a un nuovo progetto, studiare il luogo, le sue peculiarità, i suoi materiali. L’attitudine a considerare il genius loci è un modo per prestare attenzione agli ospiti dell’hotel, offrendo loro qualcosa di vero e unico.”

La lobby.

E proprio qui in Gallura, il genius locis si fa sentire prepotente nei colori, nei profumi, nel mare e nel vento ma anche nella cultura del luogo e nelle sue attività artigianali e tradizionali che vengono sapientemente reinterpretate e attualizzate nel progetto. Il resort, che fa parte di The Leading hotel of the World, è immerso in una radura di fronte alla splendida spiaggia di Lu Impostu, con l’isola di Tavolara sullo sfondo, a diretto contatto con gli elementi forti della natura sarda.

Il genius loci un modo per rendere omaggio all’ospite.

Ed è la natura che è alla base di alcune scelte progettuali alla base del concept, come il granito delle facciate degli edifici, il pavimento in pietra d’Orosei, i verdi e gli azzurri degli arredi che giocano con la matericità delle pareti a calce cruda delle camere.

Maddalena Suite.

La tradizione dei tessuti, delle ceramiche e del cotto artigianale diventa fondamentali per Spagnulo&Partners per esaltare l’identità culturale del luogo.

I tessuti e i tappeti in lana di Mariantonia Urru, lavorati con tecnica piana o a pibiones -in dialetto acini d’uva- sono stati utilizzati nelle testate dei letti, nei tappeti delle aree comuni e delle camere, nei cuscini e imbottiti, nelle tende. I colori dominanti del progetto – il verde, il blu, l’ocra e il mattone – sono declinati in diversi motivi geometrici e texture, che definiscono in maniera distinta tra loro le 78 camere e suite, oltre alle aree pubbliche principali.

Le anfore e le brocche fatte a mano di Walter Usai, artigiano strexsiaiu –stovigliaio-che porta avanti una tradizione ceramica di famiglia iniziata dal nonno, arredano camere e aree comuni nei colori degli smalti tradizionali, verde, bianco, rosso e arancio. E poi c’è il cotto artigianale lavorato dall’azienda locale Cerasarda, che esprime con le sue ceramiche smaltate, utilizzate a intarsio nei mobili, tutto il preziosismo di un sapore tradizionale attualizzato.

Le aree esterne, vero fulcro della vita del Resort, sono state trattate con uguale attenzione per il dettaglio, componente progettuale tipica del modus operandi dello studio.

La zona intorno alla piscina è caratterizzata da aree lounge con poltrone e lettini in legno di teck, cuscini, tessuti e tappeti in linea con i riferimenti tradizionali e cromatici degli interni.

Le aree lounge continuano nella terrazza sul tetto. Anche qui l’aspetto identitario è sottolineato da tappeti, tessuti colorati, ceramiche e la pietra dei pavimenti. L’arredo è contemporaneo, con sedute chiare, illuminazione a stelo e il banco bar in pietra di Orosei e acciaio corten disegnato a simulare la siluette di Tavolare.

ph. Barbara Pau.