Quel lusso sospeso e tranquillo di Sjöparken Hotel.
Sette ville intorno al lago, l’ultimo progetto di Norm Architects nel sud della Svezia, completano l’offerta dell’hotel Ästad Vingård. Tra spazi che sfumano all’esterno in intima connessione con la natura.
Ogni progetto di Norm Architects, studio di Copenaghen fondato nel 2008, è un distillato di estetica minimalista che rende sensibile l’ambiente costruito attraverso esperienze tattili che abbracciano mente e corpo. In ognuno di essi, quando la funzionalità incontra la bellezza non c’è più nulla da aggiungere o da togliere. E così anche il nuovo progetto di hospitality utilizza lo stesso linguaggio etereo e poetico, identitario e razionale, sobrio e di cuore insieme.
Quando la funzionalità incontra la bellezza non c’è più nulla da togliere o aggiungere.
Immerso nelle foreste di faggi di Halland, nel sud della Svezia, il nuovo Sjöparken ridefinisce l’essenza della tranquillità e del lusso. Al centro del concept ci sono sette ville, delicatamente arroccate su un lago. Ogni edificio intreccia senza soluzione di continuità quattro camere d’albergo di 35 metri quadrati attraverso corridoi di vetro, che creano la sensazione di passeggiare in un villaggio a cielo aperto. Tutto il progetto sfuma i confini tra spazi interni ed esterni, creando relazioni speciali e un’intima connessione con l’ambiente circostante.
Le ville, che ampliano l’offerta dell’hotel Ästad Vingård, di cui lo studio ha in precedenza firmato il ristorante stellato ÄNG, trascendono la mera funzionalità. Sono un’espressione armoniosa del vasto complesso che include vigneti, cantine, spa, sale conferenze, bar e ristoranti poiché i vari elementi della tenuta si amalgamano con coerenza e rispetto.
La visione architettonica dall’elegante semplicità nordica è volta a creare l’ambiente ideale per rituali intimi di cura di sé e di vita armoniosa con la natura. Questa enfasi sul legame con il paesaggio non è solo una scelta di design; è una testimonianza del genius loci e della cultura scandinava. L’interazione tra interni ed esterni si estende oltre la mera estetica, modellando il modo in cui viene utilizzato lo spazio. Il legame con la natura circostante è infatti un principio guida che ha influenzato ogni decisione progettuale. Il modo in cui la luce del sole filtra attraverso le stanze, la scelta dei materiali e la fluidità del movimento all’interno dell’hotel: sono tutti gesti intenzionali, manifestazione della convinzione che l’architettura possa essere un ponte tra ciò che è stato creato dalla natura e ciò che è creato dall’uomo.
Il piccolo villaggio di ville sul lago attinge a molte diverse fonti di ispirazione: dalle semplici capanne di pescatori ai corridoi di vetro del Louisiana Museum of Modern Art. Lo stile è tipicamente nordico, ma gli elementi di transizione come i passaggi colonnati tra ogni casa e i ponti in legno sono traduzioni di componenti dell’architettura tradizionale giapponese.
L’ambiente interno offre agli ospiti il calore delle superfici tattili del legno di quercia e la serenità di layout spaziali ponderati con attenzione. In ogni stanza, la divisione tra l’area lounge e la camera da letto è ottenuta con persiane in legno posizionate strategicamente, creando un equilibrio tra trasparenza e privacy, trasformando anche la luce filtrata in decorazioni murali.
Ogni unità è dotata di una piscina privata discretamente nascosta e di una sauna, interamente avvolta in legno e posizionata in riva all’acqua, con le parti tecniche integrate nel pavimento.
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ph. Jonas Bjerre-Poulsen
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