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Una casa di ringhiera milanese rinasce come WorldHotel Casati 18, boutique hotel firmato da Max Minoja: atmosfere domestiche, cura dei particolari e incursioni di design costruiscono un’idea di accoglienza calda e raffinata.

All’interno di una delle vie più cosmopolite del quartiere di Porta Venezia, insediamento del WorldHotel Casati 18 riporta alla memoria la vecchia Milano con le sue case di ringhiera. Le facciate del boutique hotel, parte della collezione Elite Collection di BWH Hotels, rivelano l’origine popolare della struttura edilizia che nel corso degli anni ha subito diverse ristrutturazioni l’ultima delle quali a firma dell’architetto Max Minoja e della stylist Giulia Deitinger, per quanto riguarda le scelte degli arredi del ristorante e delle aree comuni.

La palette di colori chiari per gli spazi comuni contribuisce a creare un’atmosfera calda e accogliente.

Un hotel che racconta l’identità di Milano e il radicamento al suo territorio attraverso l’interior e il design. Già al piano terra, riservato alle aree comuni, fra cui il bar e il ristorante 18 Contemporary affacciati sul cortile interno attrezzato, sono molte le incursioni di pezzi di progettisti che hanno fatto la storia del design come Gio Ponti, Ugo La Pietra e Rodolfo Dordoni. 

Ritratti di celebri milanesi sono accostati lungo le pareti del lounge bar, illuminato da lampadari in vetro di Murano che, come negli altri spazi pubblici di WorldHotel Casati 18, disegnano atmosfere morbide e cangianti.

La zona relax che affaccia sul cortile interno attrezzato.

I piani superiori sono riservati alle 80 camere e suite allineate lungo il corridoio centrale nei toni del verde grigio. I materiali pregiati, i dettagli artigianali e gli arredi su misura – che negli spazi comuni sono di Molteni&C, – caratterizzano gli spazi progettati per un soggiorno all’insegna del comfort.

Sottolinea Max Minoja: “Proprio la distribuzione degli spazi è stata studiata insieme allo staff dell’hotel in funzione delle esigenze alberghiere. La sinergia di più persone ha creato un concept in linea con le aspettative della proprietà e della gestione. Il risultato è un‘atmosfera senza tempo, avvolgente, che è principalmente giocata su una palette di colori chiari, accoppiati a tonalità di azzurro e testa di moro, che si accende di colore ai piani delle camere”.

Non solo colori ma anche profumi per far sentire gli ospiti a casa e un ristorante che richiama la cucina di famiglia con tavoli e porcellane vintage. Le camere del primo e secondo piano riprendono parte dei colori riposanti del piano terra, mentre il terzo e ultimo piano si tinge di giallo ocra mitigato dalla illuminazione tecnica di Flos.

Una delle camere deluxe.

La luce puntuale sui comodini in marmo e lateralmente alla testiera del letto crea un’atmosfera calda che valorizza i dettagli materici; mentre, puntata sul numero delle camere lungo i corridoi, ne rende facile l’individuazione interrompendo l’enfilade di porte. 

Boiserie a riquadri, preziose carte da parati di Vescom e Inkiostro Bianco, legni e metalli pregiati per arredi e sedute realizzate su disegno da Carrara &Carrara e Roda for you, tessuti, biancheria e materassi d’alta gamma denotano l’attenzione estrema per ogni elemento. Ognuno è parte di una composizione che integra l’isolamento acustico e il progetto illuminotecnico. La stessa cura è stata rivolta alla proposta food & beverage di cocktail d’autore e di cucina mediterranea con ingredienti stagionali e tocchi di creatività.

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ph. courtesy BWH Hotels, Matilde Minoja.

In apertura, i ritratti di celebri milanesi lungo le pareti del lounge bar del WorldHotel Casati 18.