Dieci studi italiani hanno risposto alla sfida lanciata da Cantori con Cantiere delle Marche: immaginare gli interni di uno yacht come luoghi narrativi. Quattro progetti, ispirati a Bond, Ulisse, Warhol e Fellini, sono stati presentati al Monaco Yacht Show 2025.
Dalla terra al mare, per immaginare lo yacht come un luogo narrativo. È stato questo l’obiettivo della prima edizione del Cantori Design Challenge, il contest promosso da Cantori in collaborazione con Cantiere delle Marche, che ha invitato dieci studi italiani di architettura e interior a reinterpretare tre ambienti del modello Flexplorer 146: Owner Cabin, Main Saloon e Main Deck.
Dieci visioni hanno tradotto il comfort domestico in spazi sull’acqua, ispirandosi a quattro coppie di armatori immaginari – James Bond e Honey Ryder, Penelope e Ulisse, Warhol e Basquiat, Federico Fellini e Giulietta Masina – per trasformare lo yacht in un crocevia di mito, arte e cinema.
Se i dieci concept raccontano la varietà di approcci possibili, quattro in particolare hanno convinto la giuria: visioni differenti che mettono in scena cinema, mito, arte e simboli in chiave progettuale.
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Nick Maltese Studio – The Quiet Agent.
Il progetto di Nick Maltese Studio prende ispirazione dall’universo di James Bond e lo rilegge in chiave scenografica. Ogni ambiente è parte di una narrazione continua, in cui lusso e intimità si intrecciano senza ostentazione.
Lo yacht non appare come una somma di funzioni ma come un organismo unitario, capace di trasportare gli ospiti in una dimensione sospesa, quasi cinematografica.
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Progetto CMR – A Journey Home.
La forza poetica del mito di Penelope e Ulisse diventa architettura: il ponte come metafora del cammino, la cabina come luogo della memoria, il salone come abbraccio del ritorno. La proposta di Progetto CMR costruisce un percorso intimo e avvolgente, in cui materiali naturali, tessuti e geometrie fluide concorrono a evocare il calore domestico, unendo avventura e raccoglimento.
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Spagnulo & Partners – Warhol & Basquiat.
Un’esplosione di energia creativa per uno yacht che si trasforma in galleria fluttuante. Pattern iconici, cromie vibranti e arredi trattati come opere d’arte rendono lo spazio ideato da Spagnulo & Partners un manifesto di libertà e sperimentazione. Qui il lusso non è misura di sobrietà ma affermazione di identità: un viaggio sensoriale e visivo che celebra l’arte come linguaggio universale.
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Studio Marco Piva – Twine. The World Is Not Enough.
Il progetto di Studio Marco Piva si fonda sulla geometria del cerchio e della spirale, simboli di un viaggio senza confini. Materiali, luci e forme fluide si intrecciano in un continuum narrativo che restituisce la grandezza del mare come orizzonte di libertà. Lo yacht diventa un rifugio contemporaneo, in cui la forza evocativa dei simboli si traduce in un’esperienza immersiva e raffinata.
I quattro studi sono stati protagonisti al Monaco Yacht Show 2025 in programma dal 24 al 27 settembre, mentre l’intera raccolta dei dieci progetti – che comprende anche le proposte di Barreca & La Varra, Fabric, Flaviano Capriotti Architetti, Lombardini22, Orizzonti Verticali (Monica Gasperini e Ambra Piccin) e WIP Architetti – verrà pubblicata in un volume edito da Cantori. Una piattaforma di ricerca che apre nuove prospettive sul ruolo del design nello yachting contemporaneo.
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In apertura, The Quiet Agent, il progetto di Nick Maltese Studio.