Grazie a un attento restauro firmato da Taller Estilo Arquitectura, una casa-palazzo del XV secolo di Siviglia rinasce come boutique hotel: Casa del Limonero unisce ora eleganza discreta, memoria architettonica, arte e design.
Nell’antico quartiere ebraico di Siviglia c’è un luogo che riporta indietro nel tempo. All’interno di un palazzo del XV secolo, Casa del Limonero si manifesta con tutta la bellezza dell’architettura andalusa dopo l’accurato intervento di restauro e rifunzionalizzazione eseguito dallo studio messicano Taller Estilo Arquitectura per conto di un appassionato collezionista d’arte francese.
Il boutique hotel, che riprende l’anima privata dell’originaria abitazione ed è riservato esclusivamente agli adulti, rivela un mondo ricco di dettagli che fonde elementi architettonici originali, arredi di design e opere d’arte contemporanea con pezzi di artisti del calibro di Olga de Amaral, Joana Vasconcelos, Manolo Valdés, Malick Sidibé, Walter Maurer e David Hockney.
Gli spazi condivisi, come il salone con camino progettato da Ernesto de Ceano o la biblioteca con le appliques in vetro di Murano anni Cinquanta, invitano alla contemplazione e infondono un’atmosfera serena e il senso di appartenenza al luogo.
Gli alberi di arancio e di limone del patio centrale, che inondano l’aria con il loro profumo, danno anche il nome all’albergo. La piscina, l’hammam e la spa prolungano l’esperienza di benessere e serenità che invade tutto l’hotel, a cui contribuisce la vista spettacolare che abbraccia la città dal rooftop.
L’architettura, la cura dei dettagli, l’accoglienza e l’offerta culinaria sono portatrici di un modo di ospitare profondamente radicato nella cultura locale.
Casa del Limonero è un rifugio lontano dai ritmi della città dove il soggiorno è una fuga senza tempo, un’immersione nell’atmosfera tranquilla di una casa privata testimone dell’arte e dell’architettura stratificata della città, da quella romana fino a quella araba mudéjar riconoscibile nel soffitto policromo di travi e travicelli in legno o nella pavimentazione in piastrelle valenciane e sivigliane con motivi gotici e nasridi detta almatraya ora nella hall dell’hotel.
Tra i principali interventi del XVI secolo si ricordano la facciata in marmo, la riconfigurazione delle gallerie e dei cortili interni secondo un disegno classico ispirato all’architettura italiana. A questi si aggiungono i successivi rifacimenti eseguiti nel corso dei cambi di proprietà. L’attuale struttura conserva la caratteristica sequenza organizzativa di portineria, abside, atrio, cortile principale con gallerie su due livelli, sala principale, loggia o gazebo e ampio giardino interno.
Tutto il passato domestico dell’edificio è vivo e convive con pezzi di design anche di Charles e Ray Eames, Joe Colombo, Arne Jacobsen, Angelo Mangiarotti e Gae Aulenti e contaminazioni quali il minibar ricavato da un ex aereo Lufthansa, un ascensore rivestito di valigie vintage di Louis Vuitton e le applique liberty provenienti dall’hotel Lutetia di Parigi. Il colore blu notte è il trait d’union fra le strutture originarie e gli interventi moderni: dalla placca di marmo della porta d’ingresso agli elementi in ferro, dalle sospensioni originali del soffitto ai kimoni (yucata) per gli ospiti.
Quattordici le camere su tre piani, di cui 8 suite, una diversa dall’altra e ognuna intitolata in base allo stile dell’interior. Tutte sono arredate con dettagli architettonici originali o rivisitati, mobili di design e opere d’arte contemporanea: dalla Gabinete de curiosidade che rievoca ricordi di viaggi, regali e amicizie lontane, all’Italiana in onore dell’ex famiglia proprietaria con diplomatici in Italia dove elementi storici e italiani di vari stili sono mescolati a lampade Artemide e a pezzi di design anni Sessanta.
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In apertura il patio centrale che dà il nome al boutique hotel Casa del Limonero, ph. Antonio Arévalo.