In un vicolo cieco nel quartiere Psirri ad Atene, una fonderia di caratteri tipografici risalente agli Anni ’30 fornisce l’involucro e la scenografia per The Foundry Suites: dodici appartamenti sofisticati e contemporanei dall’eleganza disinvolta e confortevole.
Nello storico quartiere di Psirri rivive una fonderia degli anni 30 intrisa di ospitalità ateniese, che fonde elementi dell’architettura greca tradizionale con l’industrial design e l’impiego armonioso delle tecnologie odierne. Gli interni di The Foundry Suites studiati dagli architetti Miltiadis Portokalis ed Efi Malandraki combinano arredi vintage con carte da parati dai richiami boho, lampade artigianali e strutture metalliche, tonalità terrose e intensi contrasti cromatici, conferendo a ogni ambiente un’identità raffinata e distintiva.
Materiali naturali come il rovere, il marmo locale oltre a piastrelle di grandi dimensioni sono stati utilizzati per rivestire pareti e pavimenti. Allo stesso tempo, i materiali preesistenti dell’edificio di Atene, come la muratura a vista e i soffitti con mattoni bizantini, sono stati preservati e valorizzati, contribuendo così alla continuità con la storia dell’immobile e alla creazione di spazi che emanano un lusso intimo e atemporale.
L’architettura di The Foundry Suites.
La riqualificazione dell’edificio – conosciuto dagli ateniesi negli ultimi anni come Teatro Politeia – e la sua ristrutturazione in un moderno luogo di accoglienza è stato l’obiettivo principale di questo recupero architettonico intrapreso da una società di costruzioni e investimento.
Gli ospiti si accostano ora alla storicità del fabbricato attraverso semplici gesti: aprendo le finestre tramite un originale meccanismo a cremagliera, accarezzando le murature a vista originali dell’immobile, sfogliando un’edizione ateniese del XX secolo dalla libreria realizzata su misura, in omaggio alla storia della stampa dell’edificio, assaporando vino e prodotti tipici locali conservati nella cantina con la vecchia cisterna della fabbrica, emersa durante la ristrutturazione.
L’edificio che ospita The Foundry Urban Luxury Suites vanta infatti decenni di storia: costruito nel 1930, è stato utilizzato come fonderia di caratteri tipografici ma non solo. Prima di diventare uno spazio teatrale è stato anche un centro culturale e una galleria d’arte. Oggi, pur conservando questa memoria nelle sue mura, si è trasformato in un luogo dall’accoglienza contemporanea e sofisticata.
Il rispetto per il carattere identitario della proprietà, plasmato dai vari usi che ha ospitato, ha contribuito al concept progettuale e alla definizione dell’interior design. Il rispetto dell’involucro edilizio, la sua forma peculiare e il restauro di elementi vitali per la continuità della sua identità architettonica sono state le direttive che gli architetti hanno seguito in fase di progettazione. L’edificio è stato migliorato staticamente per poter sopportare i carichi del tetto verde e il nuovo utilizzo della struttura come boutique hotel.
Le finestre disposte verticalmente, alcune delle quali raggiungono i 5 metri di altezza, sono state sostituite con infissi in acciaio di tipo apparentemente simile, ma dotati di doppi vetri per soddisfare i moderni requisiti di isolamento termico e acustico. Allo stesso tempo, gli architetti hanno posto grande enfasi sulla conservazione e sulla valorizzazione di tutte le murature in pietra originali della proprietà.
Le due aggiunte recenti dell’edificio – costruzioni indipendenti costruite negli anni 90 – sono state integrate nel progetto generale come cubi verdi e sono emerse attraverso la completa diversificazione dei loro elementi costruttivi. Le facciate autoportanti sono state incorniciate da giardini verticali, mentre le nuove aperture rettangolari – realizzate con dettagli in acciaio corten e telai in alluminio – indirizzano lo sguardo del visitatore verso i corrispondenti percorsi visivi.
Il contrasto tra i vecchi e i nuovi involucri mira alla netta separazione di ogni intervento, all’autenticità della costruzione e alla creazione di un moderno punto di riferimento per il visitatore all’interno della città. Dall’ingresso fino al tetto verdeggiante, gli architetti Miltiadis Portokalis ed Efi Malandraki hanno scelto di fondere in un approccio contemporaneo gli elementi della storia ateniese, dell’artigianato locale e del paesaggio urbano con l’obiettivo di creare uno spazio accogliente, attraente, funzionale e, ovviamente, confortevole.
I dodici appartamenti di The Foundry Suites.
La forma architettonica interna segue le aperture della facciata esistente, che forniscono illuminazione e ventilazione naturali a tutte le principali zone giorno. Le dodici suite non si diversificano solo per cubatura: l’approccio progettuale dipende anche dalle altezze interne, dalla disposizione funzionale o dal piano in cui si trovano, rifiutando così il linguaggio tipico delle planimetrie alberghiere. Al piano terra dell’edificio si trovano due dei dodici appartamenti dell’hotel, progettati attorno a due cortili interni privati con l’obiettivo di mettere i visitatori in contatto con l’elemento naturale, oltre a contribuire all’illuminazione e alla ventilazione naturali di ogni spazio.
Altri appartamenti, con metratura variabile tra i 25 e i 60 mq, sfruttano la doppia altezza dell’involucro originale consentendo così molteplici scenari di ospitalità. L’abbondante illuminazione naturale degli appartamenti e gli elementi decorativi intrisi di estetica moderna di metà secolo si uniscono a una tavolozza di materiali attentamente selezionati e ispirati al paesaggio culturale storico ateniese.
La terrazza vista Acropoli del The Foundry Suites.
Il picnic garden sulla terrazza panoramica fornisce un’oasi di pace urbana con una vista spettacolare su Atene e sull’Acropoli. Ospita un vero e proprio giardino con 30 varietà di piante, essenze ed erbe aromatiche dove si può gustare una fragrante focaccia sfornata dal forno a legna, un cocktail d’autore, birre artigianali ed etichette vitivinicole.
Il tetto dell’edificio reinterpreta il tipico cortile di una dimora tradizionale, offrendo al contempo un luogo di incontro, relax e intrattenimento sopraelevato, verdeggiante e ombreggiato. Tra la vegetazione tipicamente mediterranea di ulivi e melograni, lavanda, piante profumate e pergolati ornati da vigneti, si forma un camminamento in lastre di marmo – ognuna con una pendenza diversa, non seguendo l’asse dei contorni dell’edificio – che orienta lo sguardo dell’osservatore verso percorsi visivi diversi.
In questo modo, gli ospiti dell’hotel possono godere di una vista ininterrotta sull’Acropoli, sulla collina di Filopappo, sull’osservatorio nazionale e sul quartiere di Gazi, con l’ulteriore opportunità di assaporare sapori e ricette greche durante un picnic sul tetto.
Diversi dettagli di costruzione come i basamenti in marmo, i pergolati in metallo con la tradizionale copertura in canne, le nuove ringhiere in metallo contribuiscono a collegare lo spazio con il paesaggio storico che lo circonda, correlando ulteriormente l’esperienza estetica alla semplicità del lusso e all’identità del luogo.