Masseria Donna Menga: storia, design e sostenibilità nel cuore del Salento.

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Nel Salento, Masseria Donna Menga rinasce come resort a cinque stelle firmato THDP. Un restauro attento, materiali locali e dettagli artigianali creano un equilibrio tra memoria storica, design contemporaneo e sostenibilità.

Tra ulivi secolari e muretti a secco, a pochi minuti dalle spiagge di Porto Cesareo, Masseria Donna Menga accoglie gli ospiti in un resort a cinque stelle che unisce il fascino di un edificio del XVI secolo al restauro e all’interior design firmati THDP. Parte del circuito Leading Hotels of the World, la struttura mantiene la memoria architettonica originale interpretata con materiali locali e un approccio sostenibile.

Nella reception raccontano storie di recupero: i pannelli decorativi dietro al bancone in legno massiccio derivano da antichi tavoli da lavoro, ph. Sergio de Riccardis.

“Abbiamo adottato il concetto di less is more, riducendo al minimo gli interventi per preservare l’anima della struttura” spiega l’architetto Manuela Mannino, co-fondatrice di THDP. “La sostenibilità è stata il principio guida: materiali locali come la pietra leccese, il legno oliato e il ferro battuto ci hanno permesso di rispettare il contesto storico e ambientale. Si può dire che questo sia un progetto plastic-free”.

Il progetto, sottoposto a vincolo della Soprintendenza, privilegia pietra leccese fornita da Pietra Viva, legno di rovere oliato lavorato dalla Falegnameria Cariddi, ferro battuto e tessuti naturali. Le 21 camere, con arredi su misura, conservano le volte in pietra e gli intonaci in calce idraulica, mentre le luci firmate Il Fanale e gli imbottiti Vibieffe contribuiscono a creare un’atmosfera intima e contemporanea.

Le camere e le suite riflettono l’essenzialità del design con arredi su misura in legno massiccio oliato, pavimenti in pietra locale e lampade artigianali, ph. Sergio de Riccardis.

La corte centrale, un tempo cuore delle attività agricole, oggi ospita reception e lounge con bancone in legno massiccio e pannelli decorativi recuperati da antichi tavoli da lavoro.
La zona lounge si apre verso il giardino interno attraverso una grande vetrata. Nella manica laterale, le ex stalle sono state trasformate in stanze con giardino privato, arredate con elementi outdoor di Il Giardino di Legno e Talenti.

La torre monumentale ospita una suite e due junior suite con plunge pool, mantenendo le aperture originali.
All’esterno, pergolati in canniccio e travi in legno dialogano con orci e ceramiche locali, mentre il progetto del verde privilegia piante grasse e arbusti mediterranei a basso consumo idrico.

La zona bar con le volte in pietra leccese, ph. Sergio de Riccardis.

Gli spazi comuni comprendono la piscina, una piccola spa con hammam e sala massaggi, una palestra attrezzata e il ristorante Radici. Qui, l’orto biologico diventa fulcro dell’offerta gastronomica, con piatti che esaltano i prodotti stagionali e locali.


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In apertura, vista aerea di Masseria Donna Menga, resort a cinque stelle firmato THDP, ph. Sergio de Riccardis.

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