Nel Quadrilatero della moda apre il primo Rocco Forte Hotel milanese. Gli architetti londinesi Philip Vergeylen e Paolo Moschino firmano una ristrutturazione che rilegge l’Art Déco con misura e raffinatezza, tra materiali preziosi, opere d’arte e una forte attenzione alla luce naturale.
Anche Milano ora ha il suo Rocco Forte Hotel. È The Carlton nel Quadrilatero della moda con accesso sia da via Senato sia da via della Spiga. Un’importante ristrutturazione firmata dagli architetti Philip Vergeylen e Paolo Moschino sotto la direzione creativa di Olga Polizzi, vicepresidente e direttore del design del gruppo. Il nuovo hotel sorge sul sito di un edificio preesistente di cui è stata mantenuta solo la facciata su via Senato, mentre su via della Spiga presenta un prospetto ora caratterizzato da ampie porzioni in vetro e terrazze che riempiono di luce gli interni.
Spiegano i progettisti Philip Vergeylen e Paolo Moschino: “Nel Carlton abbiamo voluto far vedere come la cultura a Milano, senza dubbio la capitale italiana della moda e del design, sia molto di più ovvero basata su una raffinatezza estrema, sulla sobrietà e sulla cura del life style e degli interni. Abbiamo cambiato radicalmente l’ingresso portandolo a doppia altezza, ma abbiamo volutamente mantenuto tutto il resto pulito, pur conservandone la grandiosità”.
Quattro piani in un susseguirsi di ambienti fra suite e camere, due ristoranti, un bar e l’Irene Forte Spa di 280 metri quadrati, che invitano al completo relax fra colori e tessuti dai toni delicati d’ispirazione Art Déco. Gli spazi comuni riservano molte sorprese fra cui la presenza di pezzi d’arte contemporanea fra cui quelli di Pierantonio Verga, allievo di Lucio Fontana, la coppia di leoni in pietra del XIX secolo e il tavolo centrale in bronzo di Ado Chale.
Il Cafe Floretta si presenta come un’oasi botanica dove natura e architettura si amalgamano tramite la luce naturale che penetra dalla cupola che sovrasta la sala. Il ristorante Spiga brilla con la cucina dello chef Fulvio Pierangelini che sviluppa una narrazione contemporanea legata alla stagionalità delle materie prime. The Carlton Bar celebra la cultura italiana dell’aperitivo con le creazioni di Salvatore Calabrese ispirate alla vivacità che ha contraddistinto il capoluogo meneghino tra gli anni Sessanta e Ottanta. Tre spazi che in primavera potranno usufruire di un lussureggiante giardino privato.
“Dal punto di vista dell’interior – ribadiscono i progettisti – due sono gli elementi di design che definiscono davvero l’hotel: il disegno del pavimento declinato in vari materiali, pietra legno e moquette, rispettivamente per il piano terra, il bar e il ristorante; le colonne nere e bronzo che da elemento strutturale sono diventate elemento fortemente decorativo. La luce naturale è sempre molto importante nei nostri progetti e siamo felici che la stragrande maggioranza delle camere e suite siano luminose e che la buia ex sala riunioni sia ora un giardino d’inverno super accogliente”.
Settantuno le camere fra Superior, Deluxe e Family, Junior, Superior e Deluxe Suite anche con terrazza e quattro Forte Suite dagli iconici nomi, Manzoni, Senato, Galleria e Scala, più The Carlton Presidential. Tutte arredate con opere d’arte originali, foto e pezzi che riflettono la passione tipicamente milanese per il design e una palette di tonalità che varia dal verde – un’incredibile sfumatura celadon – ai caldi toni ruggine con accenti ocra e blu navy.
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Foto courtesy Rocco Forte Hotels.
In apertura: Presidential Suite del The Carlton a Milano.