Inaugurato a Rimini l’hotel MODE. Un progetto corale di hotel eco-friendly in cui 13 architetti sono stati chiamati a pensare un modello di accoglienza sostenibile.
[SEGUICI. Nelle prossime settimana pubblicheremo uno per uno tutti gli spazi di MODE con articoli dedicati.]
Un modello di sviluppo sostenibile è quello in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.
Partendo da questa definizione, nasce a Rimini il progetto MODE, che vede coinvolti 13 studi di architettura tra i più importanti e significativi nel settore dell’hotellerie, chiamati a dare una loro interpretazione di progettazione sostenibile.
MODE HOTEL nasce dalla riqualificazione dell’ex Hotel Arlesiana di Rimini, nella zona di San Giuliano Mare nelle vicinanze del porto, a poca distanza dai punti di attrazione principali, sia business che leisure. Il progetto MODE si concretizza in uno spazio ricettivo che possa essere un punto di riferimento per il settore dell’ospitalità basato sulla riqualificazione di vecchie strutture storiche dell’industria turistica riminese.
Conosciuta principalmente come destinazione sun&beach, Rimini si posiziona sul mercato sia per la sua offerta turistica leisure mare ed entroterra ma anche business, per eventi e manifestazioni di richiamo internazionale. Rimini è una destinazione e città iconica che punta a evolvere sé stessa.
“Consapevolezza: è questa la parola chiave del turismo odierno e futuro, intesa come aumento della coscienza di viaggiare sostenibile sia nella scelta di strutture che rispettino i temi di sostenibilità sia nei comportamenti diretti di acquisto delle persone verso prodotti e soluzioni di minimo impatto ambientale”, afferma Mauro Santinato, Presidente di Teamwork Hospitality e ideatore del progetto MODE HOTEL. “MODE HOTEL è la risposta a questa richiesta e vuole essere un hub di innovazione sia per quanto riguarda la progettazione eco-sostenibile che nella gestione alberghiera.”
La struttura di MODE HOTEL è uno showroom permanente: ogni camera è un’esperienza a sé stante che rappresenta la personale visione di ospitalità eco-sostenibile di ogni progettista.
Il progetto.
Il layout distributivo del progetto MODE prevede nove suite, un’area co-working, una hall e servizi al piano terra. Ogni spazio ha una propria identità e richiama i valori progettuali del tema.
Gli esterni dell’hotel, dal titolo emblematico Green is the new black, sono stati progettati da Rizoma Architetture, che si è concentrato sulla realizzazione di un involucro dell’edificio che fosse performante dal punto di vista del risparmio energetico, con una produzione di energia da fonti rinnovabili, in grado di proteggere dagli agenti atmosferici. “Oggi siamo di fronte a una sfida importante: applicare in maniera concreta e solida alcuni principi che riguardano il mondo della sostenibilità e dell’edilizia, significa combinare soluzioni intelligenti, controllare i costi e valutare fin dall’inizio i benefici delle scelte che verranno fatte”.
Il progetto illuminotecnico di Green is the new black, del giardino e della suite Garden Suite è stato studiato da Chiara Tabellini di Comfort Hub.
Il progetto è stato sviluppato nel pieno rispetto delle raccomandazioni del settore di riferimento, garantendo così la conformità a tutti i requisiti di sicurezza, efficienza energetica e qualità della luce.
La ricerca progettuale ha posto particolare attenzione all’integrazione estetica degli elementi luminosi con il concept architettonico, selezionando soluzioni che valorizzano gli spazi e ne esaltano le caratteristiche, senza compromettere la funzionalità.
L’ingresso, le scale e la restroom al piano terra sono studiati da Laura Verdi. Il titolo del progetto “Stai cosy in una second life”. “È un gioco di parole tra italiano e inglese che significa: trovati a proprio agio in una seconda vita, recupera e riutilizza il più possibile, non sprecare le risorse attuali”. Un progetto di sostenibilità che si traduce non solo nel riciclo e riutilizzo di materiali (come per esempio la plastica proveniente dalla pulizia degli Oceani utilizzata per la realizzazione delle moquette o i corpi lampade fonoassorbenti fatte in feltro realizzato con bottiglie di plastica PET) ma anche una sostenibilità estesa al benessere della persona, amplificando il concetto di rapporto tra uomo-natura con l’utilizzo di disegni biogeometrici e floreali e inserendo elementi di verde come le piante di tillandsia, che si nutrono dell’umidità presente nell’aria e la purificano eliminando gli agenti inquinanti.
Progetto nel progetto è Mille bolle blu, la lavanderia a disposizione degli ospiti, dove una scritta al neon illumina in un gioco di riflessi un soffitto in alluminio (facilmente smaltibile e riciclabile) che riproduce l’effetto acqua.
Le aree di co-working “GEA – nel mondo delle Meraviglie” al piano terra sono progettate da HUB48.
Il concept prende ispirazione da due mondi distinti ma affascinanti: da un lato la vitalità della dea della Terra, dall’altro l’atmosfera incantata e senza tempo di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. “L’obiettivo è quello di trovare l’equilibrio tra questi due mondi apparentemente distanti. La nostra rappresentazione dell’ambiente incontaminato si distacca dall’uso dei tradizionali toni del verde, abbracciando invece una tavolozza più organica e fluida, con un’attenzione particolare alla prima fonte di vita: l’acqua”. Gli spazi comuni di questo hotel si trasformano in un ambiente di co-working sostenibile, dove la perfezione della sezione aurea e l’equilibrio naturale guidano ogni aspetto del design in un’atmosfera accogliente e armoniosa, che favorisce la creatività e la collaborazione.
Le suite.
MODE Hotel ospita nove tipologie di suites differenti, progettate da nove studi di architettura, personalizzate con temi precisi, ciascuna con un proprio concept, ma accomunate da uno stile di progettazione sostenibile.
Al piano terra, la Garden Suite progettata da ROBERTA STUDIO accoglie gli ospiti in una soluzione pensata per far vivere all’ospite un’esperienza di benessere, con un’attenzione particolare al pianeta, anche grazie alla collaborazione con aziende B Corp e con una visione che pone la sostenibilità al centro. Progettata secondo i principi del biophilic design, la suite riprende forme organiche della natura, colori ispirati a una città di mare, e materiali ecosostenibili e naturali, aggiungendo un tocco di verde vivo e straordinario in ogni stanza.
Al primo piano troviamo la suite Estate Italiana, progettata da OTTO studio, nata dalla creatività di Paola Navone e Gian Paolo Venier e sotto la direzione artistica di Cristina Pettenuzzo.
La suite Estate Italiana racconta quel modo spensierato di vivere la vacanza estiva in riviera, un omaggio up to date all’unicità dell’accoglienza riminese, con un chiaro riferimento alle cartoline che venivano spedite dalle vacanze, ripresa nella testata del letto. “In questo progetto vogliamo mettere al centro l’essere umano, parlando di sostenibilità sociale. Il rispetto della produzione, del lavoro artigiano e del tempo che l’artigiano dedica, quindi la qualità della vita di chi produce gli oggetti che usiamo”.
Nella suite “𝗙𝗿𝗼𝗺 𝗥𝗶𝗺𝗶𝗻𝗶 𝘁𝗼 𝗛𝗮b𝗮𝗻𝗮” 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝘂𝗯𝗮𝗻𝗮. Rimini e Habana fanno insieme ritorno negli Anni ’60, per regalare un’atmosfera vivace e gioiosa agli ospiti di Mode. Una carta da parati customizzata su un’opera dell’artista cubano Raúl Valdes González, che riveste la parete prospicente l’ingresso, caratterizza emozionalmente l’inizio della fruizione della suite.
Nel soggiorno, nella camera da letto e nel bagno tutto ricorda l’atmosfera calda e avvolgente di Havana: dai materiali degli arredi e degli accessori, al recupero di oggetti vintage fino alle texture geometriche e ai colori brillanti raccordandosi, allo stesso tempo, alle gioiose e spensierate atmosfere della riviera romagnola e al design contemporaneo.
Una suite creativa, attenta alla sostenibilità nelle sue scelte, in linea con la filosofia del riutilizzo propria della cultura cubana, ma anche emblematica di un approccio sostenibile all’insegna del “Second Hand”.
Il concept originario è stato elaborato nell’ambito di un workshop della Scuola del Design del Politecnico di Milano dagli studenti Elisa Cattaneo, Benedetta Franci, Rolando Antonio Escobar Hidalgo, Elisa Panizza e Erika Spanu, con la guida e il coordinamento dei docenti Cinzia Pagni, Elena Elgani, Francesco Scullica e del collaboratore alla didattica integrativa Federico Salmaso.
Il progetto è stato poi sviluppato dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano con Francesco Scullica come responsabile della ricerca di questo progetto, e con il coinvolgimento di Claudia Borgonovo, Elena Elgani, Cinzia Pagni e Federico Salmaso.
La suite Onirica, progettata da Lombardini22, nasce dall’idea di riconnettersi con la città di Rimini, ispirandosi alle atmosfere circensi e visionarie di Fellini, che spesso popolavano i suoi sogni e che il regista sapeva trasformare in immagini indimenticabili, oggi sfondo dei suoi capolavori più celebri.
Onirica è un progetto visionario, ma radicato nella concretezza di scelte progettuali e di una material board basata su un concetto ampio e consapevole di sostenibilità: ogni dettaglio è stato studiato per minimizzare l’impatto ambientale senza rinunciare all’eleganza e alla funzionalità degli spazi.
In questo equilibrio, la grammatica propria dell’hospitality e quella del lusso si incontrano in una declinazione sorprendente, capace di unire raffinatezza e responsabilità.
Il secondo piano ospita le suite Greenside, progettata dallo studio the ne[s]t di Paolo Scoglio e Paola Börner.
Greenside è il “lato verde” ma anche il “verde dentro”, una visione rivoluzionaria di suite sostenibile. La parola chiave è ibridazione degli spazi che diventano fluidi, dai confini sfumati. Il design è iper-minimalista e parametrico: imita la natura attraverso algoritmi di progettazione che disegnano spazi organici, quasi scultorei. La suite smette di essere soltanto un contenitore che ospita, diventando un’architettura totale in cui lo spazio fisico si fonde con gli arredi, l’illuminazione e l’esperienza-utente. Linee continue, modellate plasticamente, che si ispirano alla natura, uno scrigno avveniristico ma caldo, un luogo esperienziale in cui materiali vivi, naturali e riciclati sono reinterpretati e riproposti in uno stile minimal green che si ispira alla progettazione bio-mimetica più evoluta.
Al secondo piano anche Mare 3.0 su progetto dello studio GLA Genius Loci Architettura.
Il concept di Mare 3.0 nasce dalla volontà di creare una trasposizione fisica e materica di un mare che guarda al futuro, che fa di svantaggio virtù, dove l’architettura diventa catalizzatrice di nuovi nobili processi. “Il tema è legato al mare che rigetta alcuni materiali sia organici che inorganici. Attraverso un’economia circolare e il riutilizzo, questi materiali possono essere reinterpretati e reimmessi all’interno dell’industria del design.”
L’intento è quello di unire sostenibilità e Genius Loci, rendendo il mare più vivibile oggi per restituirlo migliore alle generazioni future.
Il risvolto estetico è un ambiente che riprende i colori del mare e forme sinuose sia nelle grafiche a pavimento che richiamano appunto le onde che nella grande parete curva all’ingresso che racchiude la zona servizi. La sfida è anche quella di raggiungere un basso impatto sull’ambiente, dimostrando come sia possibile immaginare e realizzare nuove architetture mantenendo un impatto sempre più vicino allo “zero carbon footprint”.
La terza suite al secondo piano è la Sensi, progettata da ovre.design® non è una semplice destinazione: è un viaggio.
Un percorso di scoperta in uno spazio olistico, pensato per rigenerare e ispirare, da cui uscire più consapevoli e a cui desiderare di tornare. ovre.design® ha immaginato una suite in cui la sostenibilità ambientale incontra quella umana. Attraverso un design consapevole, che abbraccia processi e materiali eco-sostenibili, prende forma un luogo in cui l’attenzione per il pianeta si intreccia con quella per il benessere dell’individuo. Chi entra nella suite Sensi si disconnette dal mondo esterno e si riconnette a sé stesso. È un invito ad ascoltare i propri cinque sensi, a ritrovare il legame con la natura e a riscoprire l’essenzialità della materia. Ogni elemento, scelto con cura, è riciclato o riciclabile: nulla è lasciato al caso, tutto partecipa a un’armonia più grande.
Al terzo e ultimo piano ci accoglie la suite progettata dallo studio NOA, Silenzio sfrenato.
Un progetto di ospitalità sostenibile che focalizza l’attenzione sul concetto di lusso discreto. NOA nella progettazione della suite interpreta così l’idea di rispetto per l’ambiente alla base del progetto MODE: lavorare solo con l’indispensabile, eliminando ciò che consideriamo superfluo in una stanza d’albergo, che potrebbe generare “rumore” visivo e distogliere l’attenzione dalla vera essenza del design. L’arredamento offerto agli ospiti è di qualità, dal sapore artigianale e mira alla durabilità nel tempo. E affinché il soggiorno diventi un’esperienza unica, NOA arreda la stanza con pochi elementi ma d’autore, mettendo in scena l’esclusività del design. “Giocando sull’aggettivo ‘sfrenato’, combinato spesso a ‘lusso’ in un’accezione barocca ed esagerata del concetto, capovolgiamo in questa stanza il senso del termine, mantenendo però la promessa di alta qualità e mettendo in scena un design sofisticato per coloro che soggiornano nella stanza.”
E, per finire, l’appartamento Mini’mor all’ultimo piano progettato da Alessia Galimberti & Partners dove, attraverso un design minimale, viene raccontato il legame profondo tra l’uomo e la natura. Forme geometriche e gradazioni cromatiche dai toni tenui conferiscono agli spazi un senso d’armonia. Un design educato, equilibrato e rigoroso che attraverso l’arte stringe un’autentica sinergia, donando una seconda vita agli oggetti. Inoltre, insegna che la sostenibilità deve essere un dovere globale che necessita un’azione immediata e non più rimandabile.
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ph. Flavio Ricci.
In apertura: l’ingresso all’hotel, progettato da Laura Verdi.
SEGUICI. Nelle prossime settimana pubblicheremo le suite una per una con articoli dedicati.