Il Chophouse: food&beverage e design per una  nuova esperienza del gusto a Malta. Firma il progetto DAAAHaus, il multidisciplinare studio maltese con sedi in due continenti.

Creare una differente atmosfera per accompagnare una diversa esperienza culinaria è il brief che ha guidato l’intervento di ristrutturazione di Chophouse, ristorante sull’isola di Malta che da oltre dieci anni offre le migliori selezione di carni e carta dei vini dell’isola.

Mario Castello, Keith Pillow, Giorgio Occhipinti, Daniele Migliorisi.

Prima di tutto si capisce il cliente, quello che vuole e magari anche quello che non sa di volere, poi incominciamo a progettare ritagliando il progetto su misura. Per questo motivo i nostri progetti non sono mai uno uguale all’altro.

Il progetto è stato seguito da DAAAHaus, l’unconventional studio maltese con sedi anche a Ragusa, Milano e ora Mumbai. La multidisciplinarietà di DAAAHaus fa sentire anche qui la sua influenza, dove non solo di interior si è occupato ma anche del restyling della grafica e delle divise dello staff.

Il brief che ha guidato la ristrutturazione è Good night out, una piacevole serata fuori, soli o con  amici  ma comunque immersi nell’atmosfera elegante del nuovo Chophouse, con un sottofondo di musica funk e neo electro jazz – anche la playlist è stata suggerita dallo studio- e una vista spettacolare su La Valletta.

Il concept è molto elegante, studiato insieme al cliente, Kitchen Concept già proprietaria di la Vecchia Napoli, Cafè Cuba, Manakis e Gululu, con il quale si è andati alla ricerca di nuove suggestioni progettuali tra i locali iconici di Londra e quelli recenti.

Lo stile è a metà tra il british e il marino con l’imprinting di DAAA House mai uguale a sé stesso e sempre in continua evoluzione per dare risposte alle esigenze del cliente. “Prima di tutto si capisce il cliente, quello che vuole e magari anche quello che non sa di volere, poi incominciamo a progettare ritagliando il progetto su misura. Per questo motivo i nostri progetti non sono mai uno uguale all’altro.”

I colori sono scuri, i materiali scelti sono i legni, utilizzati a pavimento e per gli arredi, spesso con motivi a intarsio e sapientemente sagomati, e l’ottone che prevale in veranda. L’attenzione al dettaglio è determinante come in tutti i progetti dello studio ed è questa la loro cifra stilistica.

L’ambiente è stato suddiviso in due parti distinte per offrire momenti differenti, uno spazio lounge, con ampi divani colore moka, vegetazione lussureggiante, il bar per i drink e una zona food. L’ingresso è separato per regalare un migliore momento di accoglienza, quasi un’attenzione in più dedicata al cliente.

Si ha l’impressione di entrare in un rifugio, avvolti in un’atmosfera creata da carta da parati che riproduce fitto fogliame, anche a soffitto. Un desk in metallo verde, dallo stile pulito, e tendaggi teatrali senape e bordeaux, sono gli unici elementi di arredo.

Nella zona lounge un’altra carta da parati, sul nero e marrone dai motivi geometrici, crea effetti tridimensionali e muove i volumi.

Anche la wine cav è stata oggetto di intervento. Tutta una parete è occupata da un contenitore in legno e metallo con svariate quantità di bottiglie di categoria.

Ph. Brian Grech.